Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 26 marzo il D.Lgs. n. 33/2025 contenente il testo unico in materia di versamenti e riscossione.

Il provvedimento, in vigore dallo scorso 27 marzo, riunisce e coordina in un corpo normativo unitario le numerose disposizioni che si sono stratificate negli ultimi trent’anni, spesso contenute in fonti diverse, in tema di razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti fiscali.

Il testo unico si propone di disciplinare in modo organico l’intero processo di acquisizione delle entrate pubbliche, articolandosi in sei sezioni principali:

  • versamenti diretti e rimborsi;
  • riscossione mediante ruoli e in via coattiva;
  • funzionamento del servizio nazionale della riscossione;
  • estensione della riscossione mediante ruolo anche alle entrate non tributarie;
  • recepimento della direttiva 2010/24/UE sulla cooperazione tra Stati membri dell’UE per la riscossione dei crediti erariali;
  • disposizioni transitorie e finali, con abrogazioni e norme di coordinamento.

Ogni articolo del Testo unico riporta, nella relativa rubrica, le fonti normative da cui deriva, che sono state riprodotte integralmente o rielaborate, a seconda dei casi, per esigenze di aggiornamento o coordinamento.

La Relazione illustrativa ha chiarito che l’adozione del Testo unico è avvenuta senza la previa acquisizione del parere del Consiglio di Stato, come consentito per i decreti adottati in attuazione della delega fiscale. Lo stesso testo è stato escluso dall’Analisi di Impatto della Regolazione (AIR).

L’intervento normativo ha mantenuto, per quanto possibile, le formulazioni originarie delle norme preesistenti, salvo gli adeguamenti necessari per eliminare incongruenze, coordinare riferimenti normativi, aggiornare termini desueti e abrogare espressamente le disposizioni ormai superate. Le abrogazioni esplicite sono contenute all’articolo 239 del decreto, mentre le norme transitorie e finali sono raccolte negli articoli conclusivi.

Il testo, inoltre, non esaurisce la riforma dell’intera materia fiscale, poiché ulteriori disposizioni saranno oggetto di altri testi unici, come previsto dal piano complessivo di riordino delineato nella delega.

A partire dal 1° gennaio 2026, tutte le operazioni relative a versamenti, rimborsi, ruoli, riscossione coattiva e cooperazione UE saranno disciplinate unicamente dal nuovo Testo unico. Per questa ragione, professionisti, uffici tributari e operatori della riscossione sono chiamati ad avviare sin d’ora un’attenta attività di aggiornamento normativo e di adeguamento delle procedure operative.

Il nuovo assetto normativo impone infatti una revisione delle prassi interne, dell’interpretazione delle disposizioni applicate fino ad oggi, nonché degli strumenti gestionali e informatici utilizzati dagli enti impositori e dai concessionari della riscossione.

L’adozione di un unico corpus normativo rende più accessibile e sistematica la materia, riducendo i margini di incertezza interpretativa. Tuttavia, la complessità dell’ambito disciplinato rende necessario un approccio consapevole e un aggiornamento costante, anche alla luce della futura giurisprudenza che sarà chiamata a chiarirne i profili applicativi.

Il nuovo Testo Unico su versamenti e riscossione è in Gazzetta Ufficiale
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