Il 19 maggio 2025, a Palazzo Chigi, la Cabina di regia del PNRR ha dato il via libera alla proposta di revisione tecnica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sarà ora sottoposta al vaglio del Parlamento e della Commissione europea.

Tra le modifiche più rilevanti figurano una rimodulazione degli investimenti nel settore ferroviario, con l’obiettivo di potenziare le tratte strategiche, e un aumento dei fondi destinati alla realizzazione di impianti per la produzione di biometano. Si tratta di scelte che puntano a rafforzare l’economia circolare e a promuovere forme di mobilità a basse emissioni. In questo contesto si fa spazio anche la possibilità di nuovi incentivi per il rinnovo del parco veicoli più inquinante.

Sul fronte dell’avanzamento finanziario, l’Italia ha finora presentato sette richieste di pagamento, ricevendo i fondi relativi alle prime sei rate. Questo ha consentito al Paese di posizionarsi al primo posto tra gli Stati membri per volume di finanziamenti ricevuti: 122 miliardi di euro, pari al 63% della dotazione complessiva del PNRR.

Con l’imminente erogazione della settima rata – attualmente in fase di verifica finale da parte della Commissione europea – l’Italia rafforzerà ulteriormente il proprio primato, raggiungendo quota 140 miliardi di euro, equivalenti al 72% delle risorse totali previste dal Piano, con circa il 55% degli obiettivi già portati a termine.

Tra le nuove misure allo studio figura un incentivo per la sostituzione dei veicoli più inquinanti, finanziato con 597 milioni di euro derivanti dai fondi non utilizzati per l’installazione delle colonnine di ricarica. Ciò comporta un possibile aumento delle auto elettriche in circolazione, a fronte però di una rete di ricarica ancora insufficiente.

I bonus saranno indirizzati prioritariamente alle aree urbane più inquinate, per favorire la rottamazione delle vecchie auto a benzina o diesel e l’acquisto di veicoli a zero emissioni, come le auto elettriche. Le agevolazioni saranno rivolte principalmente ai nuclei familiari a basso reddito, anche se i criteri esatti di accesso non sono ancora stati definiti. Sono inoltre previste misure specifiche per le piccole imprese, con incentivi per l’acquisto di furgoni elettrici.

Secondo le stime del Governo, questi fondi consentiranno la sostituzione di oltre 40.000 veicoli altamente inquinanti, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a rafforzare la transizione ecologica nelle città italiane.

PNRR: approvata la revisione tecnica. In arrivo nuovi incentivi per la mobilità sostenibile
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