Il Senato ha approvato in via definitiva il decreto legge n. 39/2025 che introduce, per la prima volta in Italia, l’obbligo per tutte le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro eventi catastrofali. Con 78 voti favorevoli, nessun contrario e 53 astensioni, il provvedimento ha completato l’iter parlamentare ed entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Il nuovo obbligo riguarda tutte le aziende con sede legale o stabile organizzazione in Italia. Le imprese dovranno assicurare i propri beni immobili e mobili contro i danni provocati da eventi come alluvioni, frane, terremoti ed esondazioni. L’obiettivo è chiaro: rafforzare la resilienza del tessuto produttivo nazionale di fronte ai sempre più frequenti disastri naturali.
Il decreto prevede una tempistica scaglionata per l’adeguamento all’obbligo:
- Grandi imprese: entro il 31 marzo 2025 (con una “franchigia” fino al 30 giugno per l’accesso ai fondi pubblici in caso di calamità);
- Medie imprese: entro il 1° ottobre 2025;
- Piccole e micro imprese: entro il 31 dicembre 2025.
Chi non sarà in regola non potrà accedere a contributi, agevolazioni o risarcimenti pubblici per danni da eventi naturali.
Restano esclusi dall’obbligo gli immobili abusivi, ma sono assicurabili – e soggetti all’obbligo – quelli costruiti con regolare titolo edilizio, quelli edificati in epoche precedenti all’obbligo di concessione e quelli per cui è in corso una procedura di sanatoria o condono.
Secondo il governo, il decreto rappresenta un cambio di paradigma: si passa da una logica emergenziale a un sistema di responsabilità preventiva e mutualistica. In attesa dei decreti attuativi – che dovranno stabilire criteri tecnici, controlli e un eventuale fondo di garanzia pubblico – il provvedimento segna un primo passo verso un modello di protezione del patrimonio economico più moderno e sostenibile.
“In un Paese in cui oltre il 94% dei comuni è esposto al rischio idrogeologico – ha dichiarato il Ministro dell’Economia Giorgetti – questa norma non è solo necessaria, è urgente. Non possiamo più permetterci di reagire dopo: dobbiamo prevenire.”
