Il Ministero del Lavoro ha finalmente pubblicato l’atto regolamentare che stabilisce le modalità di accesso e ripartizione del Fondo per progetti di interesse generale destinato agli Enti del Terzo Settore (ETS), per il triennio 2025–2027.

Questa nuova regolamentazione rappresenta un importante passo avanti per il riconoscimento e il sostegno degli ETS, offrendo:

  • un plafond significativo per iniziative nazionali, inclusi progetti innovativi (es. AI);
  • criteri di assegnazione chiari e misurabili per garantire equità territoriale;
  • un forte legame con la sostenibilità e l’agenda sociale globale.

Il Fondo è destinato a sostenere varie forme di attività di interesse generale, identificate nell’articolo 5 del Codice del Terzo Settore, promosse da ONLUS, ODV, APS e altre tipologie di ETS, purché regolarmente iscritti al RUNTS .

Per l’anno 2025, i fondi disponibili sono così ripartiti:

  • € 14.329.634,71 per progetti di rilevanza nazionale, incluso un contributo di € 2.500.000 dedicato all’intelligenza artificiale, previsto già dal D.M. n. 122 del 19 luglio 2024.
  • A queste si affiancano risorse per attività locali e altri interventi specifici (elencati nell’articolo originale) .

Le risorse regionali sono distribuite secondo tre parametri trasparenti:

  • 30% a quota fissa per ogni regione;
  • 20% in base alla popolazione residente al 1° gennaio 2025 (dati ISTAT);
  • 50% correlato al numero di enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS allo stesso 1° gennaio 2025.
  1. Contesto e allineamento strategico

Le attività finanziate devono essere coerenti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 adottata dall’ONU. Inoltre, devono rientrare tra le attività di interesse generale definite dal Codice del Terzo Settore.

Un Fondo strategico per il Terzo Settore: le regole attuative per il 2025–2027
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