
Con la Legge di Bilancio 2025, è stato introdotto un nuovo obbligo per esercenti e attività che accettano pagamenti elettronici: dal 1° gennaio 2026 dovrà esserci un collegamento tecnico permanente tra il POS e il registratore di cassa telematico (RT).
L’obiettivo di questa misura è rafforzare la tracciabilità delle transazioni elettroniche, ridurre i fenomeni di evasione fiscale e migliorare la trasparenza nei rapporti tra contribuenti e fisco.
Cosa cambia per gli esercenti
- Integrazione POS – registratore telematico: a partire dal 2026, ogni pagamento elettronico effettuato mediante POS dovrà essere automaticamente registrato dal registratore di cassa telematico collegato. In questo modo, il sistema fiscale riceverà i dati aggregati delle transazioni giornaliere.
- Memorizzazione e trasmissione dati: non saranno trasmessi al Fisco i dati sensibili del cliente, ma si comunicherà l’importo complessivo dei pagamenti elettronici. Il sistema dovrà garantire che ogni transazione elettronica generi un documento commerciale con identificativo univoco.
- Tempistiche di attuazione: l’obbligo diventerà generale dal 1° gennaio 2026 per tutte le attività che già emettono scontrini con registratore telematico.
In fase transitoria, potrebbero esserci fasi pilota o scaglioni per le attività con fatturati elevati.
Sanzioni per gli inadempienti
Le attività che non adegueranno i propri sistemi rischiano sanzioni anche severe:
- per mancata connessione tra POS e registratore telematico: multa da 1.000 a 4.000 euro, con possibile sospensione della licenza o autorizzazione all’esercizio.
- per omissioni nella memorizzazione o trasmissione dei dati: sanzione di 100 euro per ciascuna trasmissione errata, fino a un massimo di 1.000 euro per trimestre, se la violazione non incide sulla liquidazione del tributo.
Aspetti tecnici e operativi
- Soluzioni tecnologiche: gli esercenti potranno affidarsi a vari modelli – dispositivi integrati che uniscono POS e cassa telematica, software intermedi (middleware), collegamenti via rete (cablate o wireless) o sistemi in cloud che sincronizzano i dati in tempo reale.
- Gestione di casi particolari:
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- In caso di malfunzionamenti: l’esercente potrà emettere scontrini cartacei d’emergenza e trasmettere i dati entro termine stabilito.
- Per resi, storni o pagamenti misti (carta + contanti), il sistema dovrà garantire la coerenza tra operazione di pagamento e documento commerciale.
- I dati sensibili del cliente non saranno trasmessi, per salvaguardare la privacy.
- Costi di adeguamento: non sono previsti incentivi specifici per questo adeguamento; quindi, le imprese dovranno sostenere le spese per l’aggiornamento hardware e software autonomamente.
Prospettive future
- Dal 2027 si valuta anche l’abolizione dell’obbligo di stampa cartacea dello scontrino nei casi di pagamento elettronico, qualora sia trasmesso in digitale al cliente su accordo.
- Il sistema mira ad avvicinarsi a modelli internazionali in cui pagamento digitale e documentazione fiscale sono integrati in maniera automatica, riducendo margini di discrezionalità.
POS e scontrini telematici: scatta l’obbligo di integrazione dal 2026
