Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che proroga fino al 31 marzo 2022 lo stato d’emergenza per contrastare la pandemia da coronavirus. La decisione è stata presa per far fronte alla nuova minaccia che arriva dalla variante “omicron” e nello stesso senso va un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che prevede una “stretta” fino al 31 gennaio 2022 per tutti gli arrivi dall’estero. Ovvero, tampone obbligatorio per tutti e in più quarantena di cinque giorni per i non vaccinati. Prorogate, inoltre, le misure già previste per gli arrivi dai Paesi extraeuropei.

Tra le altre norme del nuovo decreto varato dal Governo figurano:

  • la proroga fino al 31 marzo dei congedi parentali al 50% per i genitori con figli in quarantena causa Covid e dello smart working per i lavoratori fragili;
  • la nascita di un hub di stoccaggio per i vaccini;
  • il rinnovo dei poteri al commissario per l’emergenza;
  • la proroga dei test antigenici rapidi a prezzi calmierati o gratuiti per alcune categorie.

Inoltre, con la cabina di regia e il Cdm in programma il 23 dicembre, potrebbe arrivare dal Governo il via libera a nuove misure per contrastare l’aumento dei casi. Si parla dell’obbligo di tampone per tutti coloro che partecipano ad eventi pubblici (anche i vaccinati con ciclo completo), dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e dell’accorciamento a sei mesi della validità del green pass. Probabile l’estensione dell’obbligo di possedere il super green pass ad altri ambienti lavorativi sulla stregua di quanto già in vigore per sanitari, forze dell’ordine e insegnanti.

In generale, la direzione cui sembra essere indirizzati, è l’equiparazione di zona bianca e zona gialla per quanto riguarda il possesso delle certificazioni con le relative distinzioni fra green pass base e super green pass.

Va detto tuttavia che delle nuove disposizioni se ne ha compiutezza solo per via di un comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, ma in GU ancora non c’è traccia del suddetto decreto, tanto da lasciar ipotizzare che ci sia la volontà di attendere le relazioni del CTS per pubblicare poi un decreto unico con nuove restrizioni subito prima di Natale ed evitare così accavallamenti di norme.

Se è vero che l’Italia non si appresta a varare un vero lockdown come in Olanda e come probabilmente farà il Regno Unito, è altrettanto sicuro che in qualche modo si stringeranno le maglie, ma ad oggi resta in vigore la normativa attuale.

Proroga stato di emergenza, in attesa del cdm del 23 per ora c’è solo un comunicato stampa
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