Il Consiglio dei Ministri del 23 maggio, ha approvato il nuovo decreto-legge con le prime misure emergenziali per sostenere i territori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione.

Diversi gli interventi previsti dal decreto per cui sono stanziati 2 miliardi di euro, a partire dalla sospensione delle scadenze fiscali e dei pagamenti, per cittadini e imprese interessate, così come la sospensione dei procedimenti amministrativi, di quelli giudiziari e dei concorsi pubblici. Si conferma, inoltre, la sospensione del pagamento delle utenze.

Tra le altre misure annunciate dalla Premier Meloni durante la conferenza stampa figurano anche la sospensione del pagamento dei mutui e i rimborsi per le persone e le imprese che hanno subito danni.

Lo stop agli adempimenti legati al fisco e alla previdenza sarà in vigore fino al 31 agosto, con la ripresa dei pagamenti dal 20 novembre.

Nel nuovo decreto rientrano anche provvedimenti relativi alla continuità scolastica, con la riattivazione della didattica a distanza dove necessario, e la garanzia di validità dell’anno scolastico per gli studenti in vista dell’esame di maturità.

Si prevedono anche misure per i lavoratori e le imprese, come la CIG in deroga fino a 90 giorni per i dipendenti che risultano impossibilitati a svolgere la propria attività e un contributo una tantum di massimo 3.000 euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività.

Per i dipendenti pubblici torna la possibilità di lavorare in smart working. Chi dovesse essere impossibilitato sarà comunque retribuito.

Per le PMI dei territori colpiti viene rafforzato l’accesso al fondo di garanzia, con garanzia anche fino al 100 per cento, mentre per le imprese esportatrici è previsto un contributo a fondo perduto a valere sul fondo SIMEST.

Intanto, sulla Gazzetta Ufficiale del 22 maggio è stato pubblicato il provvedimento che dichiara lo stato di emergenza nei territori interessati a partire dal 1° maggio 2023 per la durata di un anno per i comuni delle province di:

  • Reggio-Emilia;
  • Modena;
  • Bologna;
  • Ferrara;
  • Ravenna;
  • Forlì-Cesena.

Come dichiarato dal Presidente del Consiglio lo stato d’emergenza sarà esteso a tutti i territori colpiti dalla seconda alluvione e non inclusi nel primo provvedimento, anche per i comuni colpiti delle Marche e della Toscana “che però necessitano di un altro percorso”.

Al momento sono circa 100 i comuni interessati dallo stato di emergenza. Un elenco che tuttavia resta provvisorio e che potrebbe essere esteso nel caso fosse necessario includere ulteriori comuni o territori.

Per l’attuazione dei primi interventi, in attesa della valutazione dell’effettivo impatto dell’alluvione, sono stati stanziati 10 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.

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