Pubblicato in GU il decreto MIMIT, relativo al Regolamento per il sostegno alla capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese che intendono realizzare un programma di investimento.

Si tratta di una norma che aumenta il contributo statale (previsto dal DL 34/2019) per le imprese che investono in macchinari e software utilizzando la Nuova Sabatini a fronte di un aumento di capitale.

Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie e assicurative.

Il Regolamento, che entrerà in vigore il prossimo 20 aprile, definisce requisiti, condizioni e modalità per poter accedere al beneficio, le cui disponibilità finanziarie ammontano a 80.000.000,00 di euro.

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI che, al momento di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
  • abbiano sede legale o una unità locale in Italia; per le imprese non residenti nel territorio italiano il possesso di una unità locale in Italia deve essere dimostrato in sede di presentazione della richiesta di erogazione del contributo.
  • sono costituite in forma di società di capitali;
  • non annoverano tra gli amministratori o i soci persone condannate con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile.

Entro la data di presentazione della domanda, la PMI deve aver deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento. Tale aumento può essere effettuato solo nella forma di conferimento in denaro e deve risultare dalla delibera adottata dalla PMI come versamento in conto aumento capitale. Entro lo stesso termine, va anche versato almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre all’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto. Se c’è un unico socio, l’aumento di capitale va interamente versato.

L’aumento del capitale deve essere sottoscritto dalla PMI entro e non oltre i 30 giorni successivi alla concessione del contributo, pena la decadenza. A fronte di tale aumento, il contributo sarà incrementato al 5% per le micro e piccole imprese e al 3,575% per le medie imprese.

In caso di aumento di capitale, la PMI deve presentare la domanda utilizzando solo gli schemi previsti con il Provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese che sarà emanato entro il 1° luglio 2024. Con la presentazione della domanda la PMI si impegna alla sottoscrizione e al versamento dell’aumento di capitale. Occorre allegare anche una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e successive modifiche e integrazioni attestante l’avvenuta adozione della delibera di aumento del capitale sociale.

Nel caso in cui la PMI beneficiaria non adempia al versamento dell’aumento di capitale non potrà richiedere la conversione dell’istanza nella domanda ordinaria d’accesso al contributo per investimenti in beni strumentali, 4.0 e green, di cui all’articolo 11 del decreto 22 aprile 2022 e dovrà dunque presentare una nuova domanda.

Sostegno alla capitalizzazione PMI: in GU il decreto MIMIT
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