Potenziamento per il Servizio Sanitario, Sostegno economico per le Famiglie, i Lavoratori e le Imprese

Nella giornata di ieri, 17 marzo 2020, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n.18 – “Cura Italia” – con le misure atte a fronteggiare l’emergenza pandemia Covid-19 che sta mettendo in ginocchio il nostro Bel Paese, ma grazie alla nostra equipe di medici e infermieri tutti noi abbiamo una speranza in più per affrontare la quotidianità stravolta.
Il nostro pensiero va proprio a loro, che dai primi giorni sono in prima linea a gestire l’emergenza e a sacrificarsi per l’umanità, con turni estenuanti e condizioni di sicurezza amplificati che li portano ad uno sfinimento fisico e psicologico. 

Con questo decreto legge, si attuano misure di potenziamento per il Servizio Sanitario Nazionale e il sostegno economico per le famiglie, i lavoratori e le imprese connesse all’emergenza da Covid-19. 

Le misure sono strutturate in cinque Titoli e 127 Articoli:

  • Titolo 1Misure di Potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale;
  • Titolo 2Misure a Sostegno del Lavoro;
    • Capo IEstensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale;
    • Capo II Norme speciali in materia di riduzione dell’orario di lavoro e di sostegno ai lavoratori;
  • Titolo 3 Misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario;
  • Titolo 4Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese;
  • Titolo 5Ulteriori disposizioni.

I provvedimenti si focalizzano su quattro fronti principali, esaminiamo le misure a sostegno dei lavoratori e delle aziende e le misure in campo fiscale.

  • Misure a sostegno ai lavoratori e alle aziende, con l’obiettivo che nessuno perda il posto di lavoro a causa dell’emergenza:
    • art. 19 – la cassa integrazione in deroga estesa su tutto il territorio nazionale per tutti i dipendenti di ogni settore produttivo.
      I datori di lavoro – incluse le aziende con meno di 5 dipendenti – nella sospensione o riduzione delle attività, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane.
      Possibilità estesa anche alle imprese già beneficiarie della cassa integrazione straordinaria;
    • art. 21 – la possibilità di accesso all’assegno ordinario con causale “emergenza COVID-19” è esteso anche ai lavoratori dipendenti presso datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale (FIS) che occupano mediamente più di 5 dipendenti;
    • art. 23 – a sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, possono usufruire del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo, per figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata.
      In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine;
    • art. 24 – il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa (di cui all’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104), in caso di handicap grave è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate;
    • art. 26 – si prevede l’equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19, per il settore privato (per il settore pubblico l’equiparazione era già stata inserita nel DL del 9 marzo 2020);
    • art. 27 indennizzo di 600 euro riconosciuto per i lavoratori autonomi e le partite IVA, su base mensile, non tassabile. L’indennizzo andrebbe a quasi 5 milioni di persone (professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli);
    • art. 44 – istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini;
    • art. 78 – misure in favore del settore agricolo e della pesca, come la possibilità di aumentare dal 50 al 70% la percentuale degli anticipi spettanti alle imprese che hanno diritto di accedere ai contributi PAC e la costituzione di un Fondo presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, per la copertura degli interessi passivi su finanziamenti bancari e dei costi sostenuti per interessi maturati sui mutui, nonché per l’arresto temporaneo dell’attività di pesca;
    • art. 80 – l’incremento della dotazione dei contratti di sviluppo, per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese.

 

  • Misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità:
    • art. 60 – differimento scadenze – per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 16 marzo viene posticipato al 20 marzo;
    • art. 61 – Sospensione, senza limiti di fatturato dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo.
      I settori colpiti interessati: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse;
    • art. 62 – sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo);
    • art. 62 comma 7 – disapplicazione della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile;
    • art. 63 – premi ai lavoratori: ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working) viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile (in proporzione ai giorni lavorati);
    • art. 64l’introduzione di incentivi e contributi per la sanificazione e sicurezza sul lavoro: per le imprese vengono introdotti incentivi per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, attraverso la concessione di un credito d’ imposta, nonché contributi attraverso la costituzione di un fondo INAIL; analoghi contributi sono previsti anche per gli enti locali attraverso uno specifico fondo;
    • art. 65 – affitti commerciali – a negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo;
    • art. 67 – sospensione sino al 31 maggio 2020 dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’ Agenzia delle entrate.
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Ulteriori misure sono state adottate dal Decreto “Cura Italia”:

  • art. 104 – la proroga al 31 agosto 2020 della validità dei documenti di riconoscimento scaduti o in scadenza successivamente alla data di entrata in vigore del decreto;
  • art. 106 norme in materia di svolgimento delle assemblee di società e per il differimento del termine di adozione dei rendiconti annuali 2019 e dei bilanci di previsione 2020-2022;
  • art. 120contributi per le piattaforme per la didattica a distanza;
  • art. 118 – la proroga del mandato dei componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e del Garante per la protezione dei dati personali fino a non oltre i 60 giorni successivi alla data di cessazione dello stato di emergenza.

L’obiettivo del governo è quello di sostenere i propri cittadini provati da questa pandemia che ha destabilizzato la quotidianità adottando misure drastiche ma necessarie. Con i diversi decreti leggi emanati in questo periodo storico, si vuole salvaguardare la persona e ciò che essa è e rappresenta.

L’importanza di avere la certezza che ”nessuno perderà il proprio lavoro”, rassicura il datore di lavoro e il lavoratore. Lo stanziamento di 10,4 milioni di euro garantiranno l’occupazione e i redditi, con il potenziamento degli ammortizzatori sociali – Cassa Integrazione e Fondo di Integrazione Salariale – sull’intero territorio e per ogni settore produttivo, anche per la tipologia di lavoratori che spesso non hanno accesso agli ammortizzatori sociali per la loro natura autonoma.

Con queste misure che abbracciano il settore sanitario, il lavoro e le famiglie, l’augurio è quello di riuscire a rialzarsi più forti e motivati di prima, perché oltre all’emergenza Covid-19 che intacca la nostra salute, il nostro personale medico, a cui va il nostro pensiero e la nostra gratitudine, dobbiamo contenere, fronteggiare e tutelare le nostre realtà familiari e lavorative per non raccogliere i cocci di questo momento così surreale, che ci ha fatto riscoprire l’unità e il cuore grande di noi italiani.

Rispettiamo le regole e informiamoci dalle fonti ufficiali.

 

Fonti: Gazzetta Ufficiale – MEF – Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il Decreto “Cura Italia”
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