Atteso per oggi in Cdm il via libera al dl Sostegni, che distribuirà i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento.

Di primaria importanza la questione dell’azzeramento delle vecchie cartelle fiscali, ipotesi contenuta nelle prime bozze che prevede la cancellazione degli importi fino a 5mila euro affidati alla Riscossione dal 2000 fino al 2015.

Altrettanto dibattuta la scadenza del blocco dei licenziamenti, che sarà prorogato a fine giugno per essere poi rimosso in maniera graduale fino a fine anno per chi usufruisce della cassa Covid. Mentre sul fronte welfare si prevede l’estensione del bonus baby-sitter anche ai lavoratori dipendenti in smart-working e agli operatori sanitari.

Importante il nuovo meccanismo di ristoro della attività produttive: archiviati i codici Ateco degli ultimi ristori, l’aiuto si rivolge a circa 3 milioni di Pmi, quelle con giro d’affari fino a 10 milioni. Potranno accedere le attività con perdite di almeno il 30% (non più il 33%) mentre il calcolo dell’indennizzo sarà basato sulla media mensile delle perdite tra l’intero 2020 e l’intero 2019 (e non su due mensilità come ipotizzato finora).

Alla perdita media mensile si applicheranno 5 fasce di indennizzo in base al fatturato:

  • 60%per le imprese fino a 100 mila euro;
  • 50% tra 100mila e 400 mila euro;
  • 40% tra 400 mila e un milione;
  • 30% tra uno e 5 milioni;
  • 20% tra 5 e 10 milioni.

Servirà una autocertificazione attraverso una apposita piattaforma messa a punto con Sogei, i contributi saranno poi erogati dall’Agenzia delle Entrate che farà ex post i controlli, per non rallentare gli aiuti. Ci saranno 60 giorni per fare domanda e si potrà scegliere tra bonifico e credito d’imposta: si andrà da minimo 1000 euro perle persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) a massimo 150mila euro, in media circa 3.700 euro per attività.

Per gli 800mila autonomi e professionisti iscritti agli ordini, arriverà un bonus da 3mila euro, mentre per i lavoratori stagionali è prevista un’indennità una tantum di 2.400 euro. Al settore sciistico, che ha perso la stagione, è dedicato un fondo da 600 milioni, al sistema fieristico e a quello del wedding andrebbero 100 milioni, al turismo, sport, cultura e spettacolo un altro miliardo, infine alla scuola 300 milioni.

In arrivo il dl Sostegno: 11 miliardi alle imprese, bonus stagionali e aiuti per 800mila professionisti
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