Dal negoziato sulla nuova Politica agricola comune, l’Italia ha ottenuto la possibilità di destinare fino al 3% delle risorse dei pagamenti diretti agli strumenti di gestione del rischio per tutelare le imprese agricole dagli eventi catastrofali.

Si tratta di una delle principali novità della PAC in materia di assicurazioni agricole, sempre più necessarie alla luce della frequenza con cui eventi climatici avversi e vere e proprie calamità naturali colpiscono l’Europa e il nostro paese.

Con il via libera all’aumento dall’1 al 3% della quota di risorse del primo pilastro (Garanzia del Feoga – Fondo europeo di orientamento e garanzia in agricoltura – che finanzia i pagamenti diretti agli agricoltori) utilizzabili per la gestione del rischio, il Ministero delle Politiche Agricole ha manifestato l’intenzione di istituire un fondo di mutualizzazione per attenuare l’impatto dei cambiamenti climatici e risarcire i danni subiti dagli agricoltori in caso di catastrofi naturali.

Lo strumento, che l’ISMEA ha denominato Fondo MeteoCAT, rientra nel quadro delle attività di supporto alla redazione del Piano Strategico Nazionale (PSN) che l’Italia dovrà presentare alla Commissione entro il 1° gennaio 2022. MeteoCAT consisterebbe appunto in un fondo di mutualità nazionale, accessibile a tutte le aziende agricole italiane con l’obiettivo di ridurre l’esposizione al rischio e la vulnerabilità di queste ultime di fronte agli eventi a più alta intensità di danno.

Il Fondo dovrebbe quindi contribuire ad affrontare i problemi strutturali che attualmente limitano il ricorso alle assicurazioni agricole, a partire dalla selezione avversa e dalla scarsa disponibilità di assunzione di alcuni rischi, in particolare per alcune colture più esposte, e puntare a riequilibrare anche a livello settoriale e territoriale l’accesso alle risorse finanziarie per le assicurazioni agevolate e ai risarcimenti.

I dati dell’ultimo rapporto ISMEA sulla gestione del rischio in agricoltura, relativi alla campagna assicurativa 2020, indicano infatti una sostanziale tenuta del mercato delle polizze agricole agevolate, che vale oltre 8,5 miliardi di euro tra coltivazioni vegetali, polizze zootecniche e contro i danni alle strutture aziendali, ma anche il persistere della concentrazione in alcuni settori, in primis il vino, e nelle regioni settentrionali, principalmente Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia.

Assicurazioni agricole: in arrivo un Fondo di Mutualità Nazionale
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