Il disegno di legge di bilancio 2022 proroga, con alcune novità, la disciplina speciale del Fondo centrale di garanzia fino al 30 giugno.

Insieme al regime straordinario del Fondo di garanzia PMI, la legge di bilancio 2022 proroga fino a giugno del prossimo anno anche la Garanzia SACE e stanzia nuove risorse per la Garanzia Green, concessa sempre da SACE, a fronte di investimenti in materia di economia circolare e mobilità sostenibile.

Nessuna proroga invece per la moratoria Covid sui finanziamenti, mentre rimane in essere il Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui relativi all’acquisto della prima casa, confermata fino al 31 dicembre 2022.

Il dl Cura Italia e il dl Sostegni bis, hanno esteso la platea dei beneficiari del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, semplificando le procedure di accesso ed aumentando le coperture della garanzia. In particolare, fino al 31 dicembre 2021, è prevista la copertura della garanzia al 90% con approvazione automatica per i finanziamenti fino a 30mila euro e la copertura al 80% della garanzia diretta e al 100% della controgaranzia per gli altri finanziamenti, fino all’importo di 5 milioni di euro per singolo beneficiario.

La legge di bilancio 2022 proroga tale operatività straordinaria del Fondo di garanzia dal 31 dicembre 2021 al 30 giugno 2022 e stanzia a favore dello strumento ulteriori risorse pari a 520 milioni di euro per il 2024, 1,7 miliardi di euro per il 2025, 650 milioni di euro per il 2026 e 130 milioni di euro per il 2027.

A decorrere dal 1° gennaio del prossimo anno, però, la copertura per i piccoli prestiti fino a 30 mila euro scende dal 90% all’80% e, dal 1° aprile 2022, la garanzia non è più gratuita, ma concessa previo pagamento di una commissione una tantum da versare al Fondo.

Il Fondo sarà soggetto a:

  • un limite massimo di impegni assumibili fissati annualmente dalla legge di bilancio;
  • un piano annuale di attività, che definirà previsionalmente la tipologia e l’ammontare preventivato degli importi oggetto dei finanziamenti da garantire;
  • un sistema dei limiti di rischio che definirà, in linea con le migliori pratiche del settore bancario e assicurativo, la propensione al rischio del portafoglio delle garanzie.

Il Consiglio di gestione del Fondo dovrà deliberare il piano annuale di attività e il sistema dei limiti di rischio, che poi dovranno essere approvati con delibera CIPESS, entro il 30 settembre di ciascun anno, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.

Per l’anno 2022, in mancanza di tali piani, il limite cumulato massimo di assunzione degli impegni che il Fondo potrà garantire è fissato dalla manovra in 210 miliardi, di cui 160 miliardi relativi alle garanzie in essere al 31 dicembre 2021 e 50 miliardi quale limite massimo degli impegni assumibili nel corso dell’esercizio finanziario 2022.

Fondo di garanzia PMI: cosa cambia con la Manovra 2022
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