Aperti i lavori del World Economic Forum 2022 che si tiene dal 17 al 21 gennaio in modalità virtuale. Omicron ha infatti gettato nuove ombre sulla fine dell’epidemia, costringendo gli organizzatori a optare per interventi online.

L’evento, che riunisce leader politici ed economici più influenti del mondo, prevede un’agenda ricca di discussioni e dibattiti sulle tante e complesse sfide del momento. Le diverse sessioni di discussione verteranno su clima, recupero dalla pandemia, resilienza economica e sociale.

Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, questi gli incontri virtuali previsti:

  • navigare nella transizione energetica (19 gennaio 13:00 – 13:45);
  • accelerare e aumentare l’innovazione climatica (19 gennaio 17:45 – 18:30);
  • accelerare un’economia favorevole alla natura per le persone e il pianeta (21 gennaio 16:30 – 17:15).

Per quanto riguarda il tema della ripresa dalla pandemia, queste le sessioni principali:

  • COVID-19: cosa succederà? (17 gennaio 13:00 – 13:45);
  • affrontare la sfida dell’equità dei vaccini (18 gennaio 14:30 -15:15).

Infine, per l’area dedicata alla resilienza di tipo economico e sociale, ci saranno dibattiti su questi temi:

  • rinnovo di un contratto sociale globale (18 gennaio 13:15 – 14:00);
  • metriche ESG per un futuro sostenibile (20 gennaio 13:30 – 14:15);
  • Global Economic Outlook (21 gennaio 13:30 – 14:15).

Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, nel presentare l’evento ha commentato: “tutti sperano che nel 2022 la pandemia di Covid-19, e le crisi che l’hanno accompagnata, inizino finalmente a recedere. Ma ci aspettano grandi sfide globali, dal clima cambiamento per ricostruire la fiducia e la coesione sociale. Per affrontarli, i leader dovranno adottare nuovi modelli, guardare a lungo termine, rinnovare la cooperazione e agire in modo sistematico.”

Il Presidente Cinese Xi Jinping ha aperto i lavori con un appello alla cooperazione, affermando che “le grandi economie dovrebbero vedere il mondo come una comunità, pensare in una maniera più sistematica, aumentare la condivisione trasparente delle informazioni, coordinare gli obiettivi, l’intensità e il passo delle politiche fiscali e monetarie”.  Una dichiarazione che si basa sul fatto che l’ipotesi che l’economia mondiale possa entrare in una fase di liquidità più problematica è vista a Pechino come una vera iattura. Il dato cinese di crescita del Pil annunciato oggi per il quarto trimestre 2021 è il peggiore dal secondo trimestre 2020, quando l’economia cinese scontava il momento più nero della crisi pandemica. Quindi, sebbene il risultato annuale sia stato positivo grazie soprattutto all’andamento della produzione industriale, la possibilità di una stretta sulla politica monetaria a livello globale pone un serio rischio.

Sul fronte dei cambiamenti climatici il World Economic Forum propone una nuova road map per adottare soluzioni in grado di integrare infrastrutture urbane e ambiente naturale, ottimizzare la spesa e spingere al massimo la crescita sostenibile. Secondo l’organizzazione, investimenti infrastrutturali in grado di aumentare la resilienza al cambiamento climatico possono creare 59 milioni di posti di lavoro e mitigare rischi crescenti legati a eventi climatici estremi.

In merito alla lotta alla pandemia, infine, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, esorta a “vaccinare tutto il mondo perché, ed è stato chiaro in questo anno, non possiamo lasciare nessun indietro perché lasceremmo tutti indietro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità si era prefissa di arrivare al 40% di vaccinazioni a livello globale per lo scorso anno e al 70% nel 2022 ma siamo lontani da questi obiettivi. Raggiungere l’obiettivo dipende da tutti noi”. Poi aggiunge: “All’appello manca la solidarietà mondiale” e chiede ai paesi più sviluppati di essere più solidali, economicamente, verso quelli meno sviluppati.

World Economic Forum: cooperazione e governance per le nuove sfide globali
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