La Banca centrale europea ha diramato il bollettino mensile secondo le cui previsioni la ripresa economica sarà determinata da una vigorosa domanda interna. Ci si attende inoltre la stabilizzazione dei prezzi dell’energia per cui il Consiglio direttivo si dice pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti per farvi fronte.

Gli esperti prevedono che il Pil europeo superi il livello precedente la pandemia nel primo trimestre del 2022, nonostante la reintroduzione di misure di contenimento più stringenti da parte di molti paesi dell’area euro a causa della risalita dei contagi, che comporteranno importanti ritardi della ripresa, soprattutto nei settori dei viaggi, del turismo, della ricettività e dell’intrattenimento.

Dopo aver raggiunto un livello massimo pari al 7,2% del Pil nel 2020, infatti, il rapporto disavanzo pubblico/pil dovrebbe essere sceso al 5,9% nel 2021 e ridursi ulteriormente al 3,2% nel 2022, per poi stabilizzarsi appena al di sotto del 2% entro la fine dell’orizzonte di previsione nel 2024.

In merito all’inflazione, si sottolinea come questa a novembre sia ulteriormente salita al 4,9% e rimarrà oltre il 2% per la maggior parte del 2022, principalmente a causa del forte rincaro di carburante, gas ed elettricità.

La BCE ritiene tuttavia che grazie ai miglioramenti che sta registrando il mercato del lavoro, si assisterà ad un incremento dei redditi e dei consumi delle famiglie che saranno sospinti anche dai risparmi accumulati durante la pandemia.

Tra le misure poste in essere la Banca centrale europea ricorda le decisioni prese in occasione dell’ultima riunione di dicembre di estendere i reinvestimenti nell’ambito del Pepp (programma di acquisto per l’emergenza pandemica) almeno fino alla fine del 2024 e gli impegni presi negli acquisti di titoli a lungo termine dalle banche dei paesi membri.

Il Consiglio direttivo ritiene infine che i rischi per le prospettive economiche siano sostanzialmente bilanciati. L’attività economica potrebbe infatti superare le attese della Bce se i consumatori, in un clima di maggiore fiducia, risparmiassero meno di quanto previsto. Per contro, tuttavia, il recente aggravarsi della pandemia, compresa la diffusione di nuove varianti.

Bce: inflazione in progressiva riduzione e PIL europeo in risalita
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