È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Energia, approvato durante la riunione del Consiglio dei Ministri numero 62 del 18 febbraio scorso e che contiene ulteriori misure per contrastare l’aumento dei costi dell’energia.

In primo luogo, il Decreto-legge 1 marzo 2022, n. 17 recante “Misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”, destina circa 7,5 miliardi di euro al contrasto dell’aumento delle bollette e prevede l’azzeramento degli oneri di sistema dell’energia elettrica anche per il secondo trimestre del 2022, sia per le utenze domestiche che per quelle superiori a 16,5 KW.

Ridotta anche l’Iva per il gas metano, che continuerà a essere del 5% per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022, nonché gli oneri di sistema per le bollette del gas.

Vengono inoltre potenziate le agevolazioni del bonus sociale, ovvero quelle relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti domestici in gravi condizioni di salute.

Alle imprese a forte consumo di energia elettrica e di gas naturale è riconosciuto un contributo straordinario sotto forma di credito d’imposta a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti, nella misura del:

  • 20% per le imprese a forte consumo di energia elettrica;
  • 15% per le imprese a forte consumo di gas naturale.

Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione e non concorre alla formazione del reddito d’impresa né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Un altro contributo, sempre sotto forma di credito d’imposta, volto ad ottenere una migliore efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, è previsto per le imprese che effettuano investimenti nelle regioni meridionali, quali:

  • Abruzzo,
  • Basilicata,
  • Calabria,
  • Campania,
  • Molise,
  • Puglia,
  • Sardegna
  • Sicilia,

I costi ammissibili all’agevolazione in questione corrispondono ai costi degli investimenti supplementari necessari per conseguire un livello più elevato di efficienza energetica e per l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive. Spetterà a un decreto attuativo a firma MITE, MISE e MEF stabilire le modalità di accesso ed erogazione del contributo in questione.

Il nuovo Decreto Energia istituisce un nuovo Fondo “al fine di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive, nonché per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti“.

Il Fondo in questione prevede finanziamenti fino al 2030: si partirà nel 2022 con 700 milioni di euro e poi verranno destinati al fondo 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni successivi. Spetterà a uno o più Dpcm stabilire i criteri per la ripartizione delle risorse stanziate. In arrivo quindi nuovi bonus per l’acquisto di veicoli non inquinanti, ma anche investimenti per la riconversione delle industrie del settore.

In GU il Decreto Energia per il contenimento dei costi e il rilancio dell’industria
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