Indice dei prezzi al consumo NIC: gennaio 2017 – giugno 2022, variazioni percentuali congiunturali e tendenziali

Secondo il bollettino dell’Istat diramato il 1° luglio, a giugno, in base alle stime preliminari, l’indice dei prezzi al consumo ha toccato l’8%, dopo il 6,8% di maggio. Per il cosiddetto carrello della spesa “l’accelerazione dei prezzi degli alimentari, lavorati e non, spinge la crescita” al +8,3%, arrivando ai valori record di gennaio 1986.

 “Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai Beni energetici”, la cui crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7% e in particolare degli Energetici non regolamentati come i carburanti (da +32,9% a +39,9%), mentre gli energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +64,3%.  

Aumentano anche i beni alimentari, i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (che passano da +4,4% a +5%) e i servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +7,2%). I prezzi al consumo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, segnano +3,8% (era +3,2% a maggio) e quelli al netto dei soli beni energetici +4,2% (da +3,6%).

Si tratta di variazioni che non si registravano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996.

L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l’indice generale e a +2,9% per la componente di fondo. Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +9,7% a +11,4%) sia quelli dei servizi (da +3,1% a +3,4%) ampliando il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -6,6 di maggio a -8,0 punti percentuali).

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto a diverse componenti e in particolare ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+6,0%), dei Servizi relativi ai trasporti (+2,0%), degli Alimentari lavorati (+1,7%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,3%) e dei Beni non durevoli (+0,7%).

L’inflazione si abbatte anche sulle vacanze. I dati Istat relativi a giugno mostrano un aumento del prezzo dei biglietti aerei che quasi raddoppia rispetto al 2021 e segna +90,4%. Rispetto al mese precedente l’incremento è del 23,8%. I rincari, con i prezzi dei carburanti alle stelle, riguardano anche in generale i servizi relativi ai trasporti (+7,2% annuo; +2% da maggio).

È più costoso infine anche dormire in albergo, B&B o villaggi vacanze dove i prezzi di servizi di alloggio segnano +18,1% annuo e +5,8% su base mensile.

Istat: volano i prezzi al consumo, inflazione ai livelli del 1986
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