Il 2023 per i consumatori inizia con un sensibile incremento dei prezzi dei carburanti.

Il Governo Meloni ha deciso infatti di non rinnovare il taglio delle accise, pertanto, dal primo gennaio un litro di benzina o diesel costa circa 18 centesimi di euro in più.

In virtù di ciò, tra l’altro, ci sarà un aumento di 5,2 miliardi di euro delle spese di trasporto nel 2023 che ricadranno sull’inflazione che salirà di uno 0,4%.

Il taglio delle accise dei carburanti era una misura temporanea che il Governo Draghi aveva deciso di porre in essere per tentare di arginare il forte aumento dei prezzi di benzina e diesel. Originariamente il taglio sulle accise valeva 30,5 centesimi di euro, mentre dal mese di dicembre era stato ridotto a 18,3 centesimi di euro. La misura ha avuto un importante costo per le casse dello Stato (circa 7 miliardi di euro fino alla fine di novembre), risorse che sono state dirottate in altre direzioni.

Le 16 accise che attualmente si applicano a benzina pesano per oltre 0,7 euro (su cui poi si calcola anche l’Iva) al litro. Ogni anno in Italia si spendono circa 60 miliardi di euro per comprare carburanti, di questi circa 35 miliardi finiscono nelle casse dello Stato.

In ogni caso, la scelta di non rinnovare più il taglio sulle accise dei carburanti arriva in un momento in cui i prezzi di benzina e diesel sono comunque diminuiti sensibilmente rispetto ai picchi di diversi mesi fa.

Secondo le rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente, i prezzi dei carburanti sono ancora in calo: la benzina scende ai minimi da un anno e mezzo. Tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della verde è sceso a 1,625 euro al litro, un valore che non si vedeva da giugno del 2021

Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro, cioè al livello più basso da poco meno di un anno, precisamente dal 31 gennaio 2022

Tuttavia, secondo i media di settore, c’è da aspettarsi un aumento generalizzato di tutti i prezzi nel prossimo periodo di circa 18 centesimi al litro. Si torna, cioè, a prezzo pieno.

Secondo il Codacons, con l’eliminazione dello sconto da 18,3 centesimi da oggi 1° gennaio, la maggiore spesa sarebbe di 9,15 euro a pieno. Su base annua +219,6 euro.

Per il momento, ecco nello specifico i valori presentati dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, pubblicati il 26 dicembre: la benzina registra -37% rispetto alla settimana precedente, il gasolio auto oltre -27, il gpl segna invece un +7,09.

Scendono anche i combustibili usati per il riscaldamento, che segnano 1.635 euro al litro, pari a -12,29

I combustibili per uso industriale (che si misurano in €/1.000 kg) invece registrano un rialzo: l’O.C. fluido BTZ, segna +6,27, l’O.C. denso BTZ +13,78.

Il sito del ministero ricorda inoltre che il prezzo è moltiplicato per un fattore di 1000 in modo tale da avere una maggiore accuratezza nei decimali. Per quanto riguarda benzina e gasolio si tiene conto in modo esclusivo dei prezzi praticati in modalità self-service.

Fine taglio accise, carburanti (di nuovo) a prezzo pieno
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