L’originalità e la tradizione che legano i prodotti artigianali e industriali al territorio d’origine saranno tutelabili attraverso l’Indicazione geografica riconosciuta dall’Unione europea, proprio come accade per le specialità e i prodotti tipici dell’agroalimentare.

Il parlamento europeo e il consiglio Ue hanno raggiunto l’accordo sul regolamento proposto dalla commissione, a difesa della proprietà intellettuale nei settori artigianato e industria. Ora il testo è atteso al via libera formale di europarlamento e consiglio.

L’ombrello europeo riguarderà prodotti come il vetro, i tessuti, le porcellane, le posate, le ceramiche, gli orologi a cucù, ma anche strumenti musicali e mobili. Si tratta, insomma, di prodotti che – pur godendo di una reputazione importante a livello Ue, e qualche volta, a livello mondiale – non dispongono ad oggi di un regime normativo europeo che ne riconosca e tuteli il collegamento tra la fama e l’origine, da cui deriva la qualità intrinseca dei prodotti.

Oltre a difendere il know-how tradizionale delle produzioni sul mercato dell’Unione, la nuova normativa lo protegge anche online. E punta ad estenderne il riconoscimento anche nei mercati extra-Ue. I consumatori, grazie alla nascita delle IG artigianali e industriali, potranno effettuare scelte più informate, mentre le produzioni potranno attrarre competenze e generare posti di lavoro.

L’obiettivo di Bruxelles è ricomporre le tutele oggi frammentate e parziali esistenti a livello di singolo stato membro. Il regolamento, oltre a proteggere l’artigianato e l’industria anche on line, consente di agire contro i prodotti contraffatti.

Il regolamento consente una registrazione semplice ed economica delle Ig artigianali e industriali, mediante un processo a due livelli:

  1. i produttori potranno presentare le loro istanze all’autorità nazionale designata a riguardo;
  2. questa poi presenterà le domande accolte all’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) per un’ulteriore valutazione e approvazione.

Per le attività che operano negli stati che non dispongono di una propria procedura di registrazione delle Ig, sarà possibile fare domanda diretta all’Euipo per la tutela.

Il nuovo regolamento facilita alle pmi la registrazione delle Ig e consente ai produttori di auto-dichiarare la conformità dei propri prodotti alle specifiche richieste alle produzioni tutelate, rendendo il sistema più leggero e meno costoso. In più, viene garantita piena compatibilità con la protezione internazionale oggi assicurata alle Indicazioni geografiche, consentendo ai produttori di Ig artigianali e industriali, registrati come tali, di proteggere i propri prodotti in tutti i paesi firmatari dell’Atto di Ginevra sulle denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche, per come è stato definito dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Ompi), a cui l’Ue ha aderito nel novembre 2019. inoltre, il regolamento consentirà anche di tutelare sul mercato europeo le Ig dei paesi extra-Ue

Il regolamento, infine, consente di erogare incentivi ai produttori di Ig artigianali e industriali, specie alle pmi, affinché investano in nuovi prodotti autentici e creino mercati di nicchia. L’obiettivo è di aiutare a mantenere competenze uniche che potrebbero sparire, specie nelle regioni rurali e meno sviluppate d’Europa, puntando anche ad attrarre turisti e a generare posti di lavoro altamente qualificati in loco.

L’UE riconosce le IG artigianali e industriali
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