Nella seduta del 18 luglio la Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante modifiche al Codice della proprietà industriale nella versione già approvata dal Senato. Le modifiche rientrano tra le riforme previste nel contesto di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il disegno di legge di modifica del Codice della proprietà industriale, di competenza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è volta ad agevolare l’accesso al sistema della proprietà industriale e rafforza l’importanza dei brevetti, dei marchi e dei disegni all’interno del tessuto produttivo.

Il provvedimento prevede che anche in Italia, il brevetto originato dalla ricerca svolta dai ricercatori di Università, Enti pubblici di ricerca, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, sarà di titolarità della struttura abolendo in tal modo il cosiddetto professor privilege, ovvero la titolarità esclusiva attualmente prevista in favore del ricercatore.

Nelle intenzioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, questo dovrebbe agevolare i percorsi di trasferimento tecnologico e di valorizzazione delle invenzioni.

Una nuova disciplina è prevista per le invenzioni che sono generate dall’attività di ricerca finanziata dalle imprese, nell’ottica di massima flessibilità dei rapporti tra queste e le strutture universitarie, sulla base di criteri che saranno fissati entro 60 giorni dal Ministero delle imprese e del Made in Italy di concerto con il Ministero dell’Università e della Ricerca.

Tra le altre novità al Codice della proprietà industriale:

  • la tutela specifica per disegni e modelli presentati nel contesto di fiere, sia nazionali che internazionali;
  • il rafforzamento della lotta alla contraffazione, con possibilità di sequestri sui prodotti contraffatti esposti nelle fiere;
  • maggiori tutele per le indicazioni geografiche, con nuove ipotesi per l’attivazione del procedimento di opposizione contro marchi imitativi delle DOP;
  • previsione della possibilità di pagare le tasse di deposito dei brevetti anche dopo la presentazione della domanda di brevetto.

Come dichiarato da Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, “con l’approvazione, dopo oltre 10 anni di tentativi, del disegno di legge di modifica del Codice della proprietà industriale si raggiunge un traguardo importante, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal PNRR. L’azione del Ministero, portata avanti condividendo il percorso con gli stakeholders interessati, contribuisce ad agevolare l’accesso al sistema della proprietà industriale e rafforza l’importanza dei brevetti, dei marchi e dei disegni all’interno del tessuto produttivo. Finalmente si segna un cambio di passo anche nei processi di trasferimento tecnologico e di valorizzazione dei brevetti grazie all’abolizione del cosiddetto professor privilege: la titolarità delle invenzioni in mano alle Università con molta probabilità renderà più agevole il passaggio dell’innovazione dal sistema della ricerca a quello produttivo.”

Via libera alla riforma al Codice della proprietà industriale

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