Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha dato il via alla piattaforma per richiedere il Social Bonus, previsto dall’art.81 del Codice del Terzo Settore. Si tratta di un credito d’imposta indirizzato agli enti del terzo settore, ideato per sostenere il recupero d’immobili inutilizzati e di beni confiscati alla criminalità.

Tra gli interventi approvati, figurano la manutenzione ordinaria, il restauro e il risanamento conservativo e la manutenzione straordinaria.

Il bonus può essere erogato con percentuali che variano dal 50% al 65%, a seconda della categoria che ne fa richiesta:

  • persone fisiche: credito d’imposta del 65% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile;
  • enti: credito d’imposta del 50% per donazioni pari o inferiori al 15% del reddito imponibile;
  • aziende: credito d’imposta del 50% per donazioni pari o inferiori al 5 per mille dei ricavi annui.

Gli interventi ammessi devono essere finalizzati ad assicurare il riutilizzo degli immobili e dovranno essere funzionali allo svolgimento di una o più attività d’interesse generale, con modalità no-profit.

La prima finestra utile per la presentazione dei progetti da finanziare con la misura del Social Bonus sarà il prossimo 15 settembre. In seguito, le scadenze saranno quadrimestrali:

  • 15 gennaio;
  • 15 maggio;
  • 15 settembre.

Le istanze per richiedere il Social bonus vanno inoltrate tramite il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, compilando il format disponibile all’interno della pagina dedicata e allegando la modulistica presente.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione attraverso il modello F24, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata effettuata la donazione.

La legge accorda il bonus al contribuente al sorgere di determinate condizioni e lungo più annualità.

Il beneficio presuppone la presentazione al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di un progetto per il recupero di immobili pubblici inutilizzati e di beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata, assegnati agli enti del Terzo settore destinatari del contributo e da questi utilizzati esclusivamente per lo svolgimento di attività di interesse generale con modalità no profit.

Gli Enti del Terzo settore che beneficiano del Social Bonus devono dare pubblica comunicazione dell’ammontare delle donazioni, della loro destinazione e del loro utilizzo, tramite il proprio sito web istituzionale.

Inoltre, gli Enti del Terzo Settore che ne beneficiano devono rendicontare lo stato di avanzamento degli interventi sui beni.

L’ultima approvazione in ordine di tempo è stata quella del decreto interdirettoriale dello scorso 7 luglio con il quale è stata approvata la modulistica per l’individuazione dei progetti di recupero ammissibili al tax credit e quella relativa alla rendicontazione delle spese sostenute dalle organizzazioni destinatarie delle erogazioni a sostegno degli stessi progetti.

Social Bonus: online la piattaforma per richiedere il credito d’imposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *