Il decreto flussi con la programmazione degli ingressi legali in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023/2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 231 del 3 ottobre 2023.

Il decreto è stato approvato in Consiglio dei Ministri lo scorso luglio e, come disposto dal cosiddetto decreto Cutro, prevede la programmazione degli ingressi su base triennale e non più annuale come avvenuto finora.

Il provvedimento stabilisce le quote di lavoratori stranieri non comunitari che possono fare il loro ingresso sul territorio nazionale per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale o autonomo.

Sulla base dell’analisi dei fabbisogni del mercato del lavoro, il DPCM prevede un aumento delle quote di ingresso regolare per motivi di lavoro e allo stesso tempo estende le categorie professionali e i settori produttivi considerati nella programmazione dei flussi.

Per il triennio 2023/2025, il nuovo decreto flussi prevede l’ingresso in Italia di 452.000 nuovi lavoratori stranieri. Nello specifico, i cittadini e le cittadine straniere sono ammessi per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo secondo le rispettive quote annuali pari a:

  • 136.000 unità per il 2023;
  • 151.000 unità per il 2024;
  • 165.000 unità per il 2025.

Per il 2023, si legge nel testo del decreto, sono ammessi in Italia 52.770 (che si sommano agli oltre 80 mila del precedente decreto) stranieri per lavoro subordinato non stagionale e 680 per lavoro autonomo nei seguenti settori:

  • autotrasporto merci per conto terzi;
  • edilizia;
  • turistico-alberghiero;
  • meccanica;
  • telecomunicazioni;
  • alimentare;
  • cantieristica navale;
  • trasporto passeggeri con autobus;
  • pesca;
  • acconciatori;
  • elettricisti;
  • idraulici.

Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste dai datori di lavoro, dunque, ci sono ad esempio elettricisti, idraulici ma anche lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca.

Specifiche quote di ingresso, 2.000, sono riservate a lavoratori cittadini di Stati che, anche in collaborazione con l’Italia, promuovono campagne mediatiche sui rischi dei traffici migratori irregolari.

Il decreto flussi 2023/2025 definisce diversi termini per la trasmissione delle domande di nulla osta al lavoro. Le date di apertura della procedura di invio delle richieste sono le seguenti:

  • 2 dicembre 2023 (60 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori subordinati non stagionali cittadini dei Paesi indicati;
  • 4 dicembre 2023 (62 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): altri lavoratori non stagionali;
  • 12 dicembre 2023 (70 giorni dalla data di pubblicazione del DPCM): ingresso di lavoratori stagionali.

Le richieste si possono inviare fino all’esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre il 31 dicembre 2023.

Ulteriori istruzioni operative arriveranno con la pubblicazione della consueta circolare congiunta da parte dei Ministeri coinvolti, nella quale sarà anche specificata la documentazione necessaria.

Il decreto flussi 23-25 arriva in GU
Tag:                             

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *