In partenza gli incentivi, previsti nel quadro della riforma della legge 181/89, per la realizzazione di iniziative imprenditoriali finalizzate agli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva dei Comuni dell’Emilia-Romagna, Toscana e Marche colpiti dagli eventi alluvionali del maggio 2023.

Dalle ore 12.00 del 26 marzo 2024 alle 12.00 del 28 maggio 2024 le imprese possono presentare le domande allo sportello online gestito da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Sono disponibili 50 milioni di euro, messi a disposizione dal MIMIT con un Avviso pubblico contenente le modalità e i termini di presentazione delle domande di agevolazione in attuazione dell’Accordo di programma sottoscritto con le tre Regioni.

Le iniziative imprenditoriali devono prevedere programmi di investimento con spese ammissibili di importo non inferiore a 1 milione di euro. Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal “Regolamento GBER”.

La richiesta si trasmette esclusivamente sul portale online di Invitalia, a cui si accede attraverso le proprie credenziali SPID, CNS o CIE.

La circolare n. 367 del 13 febbraio 2024 fornisce i dettagli dell’agevolazione e le modalità di accesso alla domanda.

Per accedere al contributo, i progetti devono possedere i seguenti requisiti:

  • programmi di investimento per la tutela ambientale o programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • una spesa non inferiore 1 milione di euro. Nel caso di progetti presentati da reti di imprese, i singoli partecipanti alla rete devono prevedere una spesa non inferiore a 400.000 euro;
  • finalità di rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti. Non sono dunque ammesse alle agevolazioni le spese sostenute per il mero ripristino dei beni danneggiati.

Le imprese beneficiarie si impegnano:

  • a concludere il programma occupazionale proposto entro 12 mesi dalla data di ultimazione dello stesso. In caso di decremento del 50 per cento, rispetto a quanto previsto, dell’obiettivo occupazionale, le agevolazioni sono proporzionalmente revocate, fino a revoca totale in caso di decremento superiore al 50 per cento;
  • in caso in cui sia previsto un incremento occupazionale, ad assumere i lavoratori residenti nel territorio dell’area di crisi che risultino percettori CIG, cassa integrazione guadagni, gli iscritti alle liste di mobilità, i disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo e, successivamente, i lavoratori delle aziende del territorio di riferimento coinvolte dai tavoli di crisi, attivi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

I soggetti individuati come beneficiari avranno accesso a un finanziamento agevolato non inferiore al 20 per cento degli investimenti. L’importo spettante verrà determinato a seconda delle singole casistiche.

Al via il bando da 50 milioni per i territori colpiti dall’alluvione del 2023
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