Dopo le numerose proroghe da inizio pandemia, il regolamento UE 2021/267 del 16/2/2021 riepilogato con la successiva circolare n. 300/A/2132/21/115/28 del 9/3/ 2021, ha stabilito uno slittamento di 9 mesi agli adempimenti di legge in materia di revisioni auto.

Comprendiamo che tali misure sono state poste in essere con l’intento di sostenere i cittadini in questo particolare momento di crisi economica provocata dalla pandemia ed evitare anche agli stessi di recarsi presso i centri di revisione.  Ma non comprendiamo come mai il Governo, da un lato tende la mano ai cittadini e dall’altro abbandona al loro destino migliaia di aziende che svolgono il delicato compito delle revisioni auto e danno lavoro in tutta Italia a oltre 100.000 persone a cui vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto. Queste attività, seppur non soggette a chiusura, soffrono allo stesso modo della contrazione economica nazionale.

Va ricordato che dopo un anno drammatico gli operatori del settore “Revisione Auto” non hanno ricevuto un solo centesimo di ristoro.

Chiediamo con forza che anche questa categoria riceva sussidi adeguati al fine di bilanciare il calo di fatturato, generato dalla riduzione imposta alla mobilità e dalle su richiamate deroghe.

As.N.A.L.I. – Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori – chiede con forza che questi imprenditori non vengano lasciati soli ed abbandonati al loro destino, ma tenute in considerazione nel prossimo decreto Sostegno, con la predisposizione di adeguati ristori.

As.N.A.L.I. chiede al governo Draghi di non abbandonare gli imprenditori e i lavoratori che operano nei centri di revisione auto
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