Dopo un lungo confronto durato oltre 7 ore, sindacati e imprese, con l’avallo dei ministri Andrea Orlando (Lavoro) e Roberto Speranza (Salute) e il supporto dell’Inail, hanno chiuso un accordo che consentirà a tutte le imprese, a prescindere dalle dimensioni, di vaccinare i dipendenti che vorranno farlo.

L’inizio è fissato per maggio in quanto in tale data, negli auspici del governo, gli over 70 dovrebbero essere già tutti in sicurezza, consentendo quindi il superamento del criterio delle fasce d’età.

Il testo si aggiunge al protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro e aggiorna i precedenti accordi tenendo conto di quelli del 14 marzo e 24 aprile 2020 con il ruolo chiave assunto dai medici aziendali per i quali sarà predisposta adeguata formazione su piattaforma Inail. Per questi ultimi, così come previsto nel recente decreto, è inoltre espressamente esclusa la responsabilità penale per eventi avversi conseguenti l’inoculazione del vaccino.

Il canale aziendale procederà su base volontaria, sia per le aziende che per i lavoratori a prescindere dalla tipologia di contratto e sarà parallelo e non alternativo alla rete di vaccinazione ordinaria, con l’intento di contribuire ad una netta accelerazione della campagna vaccinale.

Possono candidarsi tutte le imprese senza alcun requisito minimo di dipendenti e le imprese più piccole potranno accordarsi con quelle più grandi o appoggiarsi alle strutture dell’Inail.

In quanto alla regolamentazione, se la vaccinazione cade in orario di lavoro, il tempo necessario sarà equiparato a tutti gli effetti a orario di lavoro, mentre saranno considerati come malattia i giorni necessari a smaltire eventuali effetti indesiderati susseguenti alla vaccinazione.

I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali sono a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe, aghi) nonché gli oneri per la registrazione delle vaccinazioni eseguite, è a carico dei Servizi sanitari regionali.

Firmato il protocollo per le vaccinazioni in azienda: si parte a maggio, non per fasce d’età
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