Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha presentato l’Allegato al Def che prevede, entro il 2036, la realizzazione di opere per quasi 300 miliardi di euro, con priorità al Sud cui è destinato il 55% degli interventi.

Per la precisione, dei 298,5 miliardi totali, 279,4 andranno al sistema integrato dei trasporti (SNIT), 12,4 per le infrastrutture idriche e 6,7 per l’edilizia residenziale.

Il documento, programmando gli interventi fino al 2036, si pone in continuità con le opere del PNRR, allungando l’arco temporale di programmazione di ben 10 anni, con l’ambizione di ridurre il divario non solo tra Nord e Sud, ma anche tra città e aree interne.

Come spiegato dallo stesso Ministro, l’Allegato ha quattro obiettivi:

  • lotta ai cambiamenti climatici grazie alla transizione ecologica e digitale delle infrastrutture;
  • competitività delle imprese e del sistema economico tramite il rafforzamento del suo posizionamento internazionale;
  • sicurezza e benessere delle persone, anche attraverso la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico e la rigenerazione urbana;
  • eliminazione delle diseguaglianze.

Entrando nel merito delle opere vere e proprie previste dal DEF infrastrutture 2022, la maggior parte degli interventi riguarderà i trasporti e la logistica.

Per quanto riguarda le ferrovie, l’attenzione sarà focalizzata sul potenziamento dei servizi a lunga percorrenza, l’integrazione e l’efficientamento delle linee dedicate al trasporto regionale e lo sviluppo del traffico merci.

Gli investimenti sulla rete stradale e autostradale punteranno invece alla messa in sicurezza, al potenziamento tecnologico e digitale e alla valorizzazione del patrimonio esistente.

Attenzione sarà data anche al potenziamento delle infrastrutture portuali e alla loro interconnessione ferroviaria, così come alla mobilità urbana sostenibile e allo sviluppo della ciclabilità.

Sul fronte degli investimenti per le infrastrutture idriche, l’obiettivo primario è la sicurezza della risorsa acqua che il DEF intende assicurare tramite interventi finalizzati a rendere la reti primarie efficienti e resilienti al cambiamento climatico mediante un programma straordinario di manutenzione.

Per raggiungere lo scopo si punterà anche al completamento dei sistemi idrici ancora incompiuti, soprattutto nel Mezzogiorno, che dovrebbero aumentare la risorsa disponibile di quasi 700 milioni di m3 da destinare all’uso irriguo, potabile, idroelettrico e di protezione dei territori a valle.

Infine, particolare attenzione sarà dedicata anche agli investimenti per lo sviluppo e la riqualificazione dell’edilizia pubblica, orientati all’aumento delle superfici residenziali, all’efficientamento energetico e all’adeguamento sismico delle strutture esistenti, così come all’edilizia giudiziaria e penitenziaria al fine di ridurre l’affollamento nelle carceri.

Def 2022: presentato l’Allegato Infrastrutture, Mobilità e Logistica
Tag:                                 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *