Con comunicato stampa del 23 febbraio, il Governo ha annunciato l’approvazione, con procedura d’urgenza, di un disegno di legge di revisione del sistema degli incentivi alle imprese.

Il ddl, si legge nella nota del dicastero, è collegato alla Legge di Bilancio 2023-2025 in coerenza con le indicazioni del Def e con il Pnrr e prevede tra gli obiettivi anche la semplificazione delle norme in materie di investimenti e interventi nel Mezzogiorno. La revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale.

Il sistema delle agevolazioni che saranno oggetto di riordino conta 1.982 interventi, di cui 229 di competenza delle amministrazioni centrali e 1.753 di quelle amministrazioni regionali.

Il nuovo Codice degli Incentivi prevede:

  • riordino e razionalizzazione interventi agevolativi;
  • coordinamento tra amministrazioni;
  • semplificazione, chiarezza e conoscibilità delle misure.

Il disegno vuole tracciare delle linee guida per regolare il sistema di incentivazione:

  • programmazione degli interventi da parte di ciascuna amministrazione e indicazione della loro estensione temporale, anche pluriennale, in modo da assicurare un sostegno tendenzialmente continuativo e adeguato alle finalità stabilite;
  • misurabilità dell’impatto nell’ambito economico oggetto degli incentivi, sulla base della valutazione in itinere ed ex post degli effetti ottenuti;
  • rafforzamento della coesione sociale, economica e territoriale per uno sviluppo economico armonico ed equilibrato della Nazione, con particolare riferimento alle politiche d’incentivazione della base produttiva del Mezzogiorno;
  • valorizzazione del contributo delle donne alla crescita economica e sociale della Nazione.

Gli interventi normativi che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà adottare entro 24 mesi, dovranno perseguire una duplice finalità:

  • la razionalizzazione dell’offerta di incentivi, attraverso l’individuazione di un insieme limitato e definito di modelli agevolativi;
  • la codificazione delle regole procedurali concernenti gli interventi di incentivazione alle imprese, che saranno armonizzate e coordinate in un “codice degli incentivi”.

Il ddl mira, infine, a promuovere la digitalizzazione e la semplicità delle procedure d’incentivazione e un maggior coordinamento di strumenti già esistenti, quali il Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) e la piattaforma telematica “incentivi.gov.it”.

Approvato il disegno di legge per il nuovo Codice degli incentivi
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