La Commissione europea ha annunciato di aver valutato in modo positivo il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) modificato dall’Italia e che include il capitolo RePowerEU, l’iniziativa dell’esecutivo UE per porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi prima del 2030 in risposta all’invasione russa dell’Ucraina nel 2022.

Secondo quanto si legge in una nota diramata da Bruxelles, il piano dell’Italia ammonta ora a 194,4 miliardi di euro – precisamente 122,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 71,8 miliardi di euro in prestiti – e comprende 66 riforme, sette in più rispetto al piano originario, e 150 investimenti.

Nello specifico, il capitolo dedicato a REPowerEU consta di cinque nuove riforme, cinque investimenti rafforzati basati su misure esistenti e 12 nuovi investimenti volti a conseguire gli obiettivi dell’iniziativa UE.

Queste misure si concentrano sul rafforzamento delle reti di trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica, sulla sicurezza energetica e sull’accelerazione della produzione di energia rinnovabile. Sono contemplate anche misure intese a ridurre la domanda di energia, aumentare l’efficienza energetica, creare e rafforzare le competenze necessarie per la transizione verde e promuovere i trasporti sostenibili.

Con il 39,5% dei fondi disponibili destinato a misure a sostegno degli obiettivi climatici (in aumento rispetto al 37,5% del piano originario), il piano modificato è fortemente incentrato sulla transizione verde.

Tra gli investimenti figura il piano Transizione 5.0, per un ammontare di 6,3 miliardi di euro che mira, attraverso lo strumento del credito di imposta, il sostegno alla transizione verde e digitale delle imprese come evoluzione di “Transizione 4.0”.

Come sottolinea il governo italiano, la misura interessa i beni digitali (beni 4.0 materiali e immateriali), i beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili e la formazione del personale in competenze per la transizione ecologica.

Altro punto riguarda il sostegno alle PMI per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili che prevede lo stanziamento di 320 milioni di euro per attivare un livello di investimenti pari ad oltre 600 milioni di euro. La misura prevede sovvenzioni alle PMI per l’acquisto di sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, lo stoccaggio e l’accumulo.

Sempre legato alla transizione energetica il Piano prevede lo stanziamento di 2,5 miliardi di euro a supporto al sistema produttivo per la Transizione Ecologica, Tecnologie Net Zero e la competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche.

Il piano prevede anche un finanziamento da 850 milioni di euro per le aziende agricole e di allevamento, per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici.

Sul fronte infrastrutture, il piano rivisto destina 5,2 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi per la realizzazione ed il rafforzamento strategico di reti elettriche e per il gas, 1,024 miliardi di euro per il finanziamento di interventi per la riduzione delle perdite e della dispersione idrica, 1,165 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi treni a emissioni ridotte, 400 milioni di euro per l’elettrificazione delle banchine portuali (Cold Ironing) e 921 milioni di euro aggiuntivi per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, la realizzazione di nuove scuole e l’estensione del tempo pieno.

Altre misure riguardano la ricostruzione delle regioni colpite dagli eventi alluvionali del 2023 (Emilia-Romagna, Toscana e Marche) con un sostegno pari a 1,2 miliardi euro.

Il piano prevede anche l’istituzione di un fondo di 1,381 miliardi di euro, in favore di famiglie a basso reddito e dei giovani, per l’efficientamento energetico degli immobili di edilizia abitativa pubblica e per i condomini.

Secondo quanto riferisce l’esecutivo UE, il Consiglio dispone ora di quattro settimane di tempo per approvare la valutazione della Commissione. L’approvazione del Consiglio consentirà all’Italia di ricevere 0,5 miliardi di euro di prefinanziamento dei fondi REPowerEU.

Nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza l’Italia ha finora ricevuto 85,4 miliardi di euro: 24,9 miliardi di prefinanziamento e 60,5 miliardi complessivi erogati con le prime tre rate.

Ok dalla Commissione UE al RePowerEU
Tag:                         

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *