Il Ministero del lavoro, di concerto con il Ministero dell’economica, con il Decreto n. 365 del 20 novembre 2023, in attuazione del Regolamento (UE) n. 651/2014, ha individuato per il 2024, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25 per cento la disparità media uomo-donna, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’lstat in relazione alla media annua del 2022.

La Legge 92/2012 (legge Fornero) riconosce inoltre la riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro che procedono all’assunzione delle donne. La legge di bilancio 2021 ha ampliato questo esonero portandolo a 100% dei contributi per le assunzioni nel 2021 e 2022.

Secondo i dati dell’Istituto ad oggi i settori produttivi dove la disparità è maggiore del 50% sono:

  • costruzioni (82,4%);
  • industria estrattiva (76,1%);
  • acqua e gestione dei rifiuti (64,4%);
  • trasporto e magazzinaggio (57%).

Le professioni dove la disparità è più rilevante (maggiore dell’80%) sono: forze armate, conduttori di veicoli, macchinari mobili e sollevamento, artigiani e operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche e artigiani ed operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici.

Sono agevolate in particolare le seguenti categorie:

  • donne con almeno 50 anni di età e disoccupati da oltre 12 mesi;
  • donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi;
  • donne di qualsiasi età, ovunque residenti e prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi.

Per le assunzioni effettuate nel 2023 è in vigore il decreto interministeriale n. 327 2022 e il tasso medio individuato dall’ISTAT era pari al 9,5%.

La soglia sopra la quale un settore è caratterizzato da un tasso di disparità uomo-donna superiore di almeno il 25 per cento del valore medio è pari al 12,2%.

Arriva il decreto per il 2024 sulla disparità uomo-donna 2023 nei settori lavorativi
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