Il 15 marzo 2024 riapre la piattaforma per accedere al Bonus colonnine imprese e professionisti, attraverso cui è possibile ricevere un contributo economico per acquistare e installare infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.

Il bando era stato aperto lo scorso autunno ricevendo però poche adesioni a causa dei tempi troppo ridotti per inviare le domande. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pertanto deciso di riproporre il contributo per altri tre mesi, così da permettere al maggior numero possibile di potenziali beneficiari di usufruire del contributo economico.

Il Bonus Colonnine per imprese e professionisti sostiene l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici da parte, appunto, di imprese e professionisti. Le risorse originariamente disponibili erano pari a 87,5 milioni così ripartiti:

  • 70 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000 euro da parte di imprese;
  • 8,75 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro da parte di imprese;
  • 8,75 milioni di euro per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti.

In base alle informazioni fornite dal MASE, durante la prima tranche di richieste sono stati spesi all’incirca 17 milioni, per cui restano a disposizione per le richieste dal 15 marzo ben 70 milioni di euro.

Il bonus si rivolge a imprese e professionisti purché in possesso di determinati requisiti.

  • Imprese (di qualunque dimensione, operanti in tutti i settori e su tutto il territorio italiano) che:
    • hanno sede sul territorio italiano;
    • risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
    • non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione;
    • sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC);
    • sono in regola con gli adempimenti fiscali;
    • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
    • non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sulla presente misura, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis;
    • non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dalla presente misura, alcun altro contributo pubblico;
    • non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi del d.lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001;
    • non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune;
    • sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.
  • Professionisti che:
    • presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo previsto dalla presente misura. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro;
    • non hanno ricevuto né successivamente hanno rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
    • sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni;
    • sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali;
    • sono in regola con gli adempimenti fiscali;
    • non hanno ricevuto né richiesto, per le spese oggetto del contributo previsto dal presente decreto, alcun altro contributo pubblico.

Il contributo in conto capitale (a fondo perduto) può essere concesso per un importo pari al 40% delle spese ammissibili, nel limite della dotazione disponibile. Non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le stesse spese e ciascun soggetto beneficiario può presentare una sola domanda.

Per le spese destinate all’acquisto e alla messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese quelle per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio, si considerano i seguenti costi specifici massimi ammissibili:

  • infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22 kW inclusi:
    • wallbox con un solo punto di ricarica: 2.500 euro per singolo dispositivo;
    • colonnine con due punti di ricarica: 8.000 euro per singola colonnina.
  • infrastrutture di ricarica in corrente continua:
    • fino a 50 kW: 1.000 euro/kW;
    • oltre 50 kW: 50.000 euro per singola colonnina;
    • oltre 100 kW: 75.000 euro per singola colonnina.

Il contributo copre anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, ma in entrambi i casi solo fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e la messa in opera.

Possono accedere al Bonus colonnine solo le imprese e i professionisti che hanno sostenuto la spesa (al netto di IVA e oggetto di fatturazione elettronica) per l’acquisto e l’installazione successivamente al 4 novembre 2021.

Per le richieste che riguardano l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000 euro da parte di imprese e per quelle dei professionisti, si potrà procedere con la compilazione della domanda a partire dalle ore 12:00 del 15 marzo 2024 direttamente sul sito di Invitalia, che gestisce la misura per conto del MASE, entro il termine fissato alle ore 17:00 del 20 giugno 2024.

Invece per le richieste che riguardano l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro da parte di imprese, occorrerà inviare la domanda di accesso al contributo esclusivamente tramite posta elettronica certificata all’indirizzo PEC CRE1@postacert.invitalia.it, sempre dalle 12:00 del 15 marzo 2024 ed entro il successivo 20 giugno.

Bonus colonnine imprese e professionisti, via alle domande
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