Confluiscono nella legge di conversione del decreto Sostegni bis il rinnovato bonus Pos e i crediti d’imposta per chi si dota di strumenti canonici o evoluti di pagamento elettronico introdotti dal decreto Lavoro e imprese (dl n. 99-2021).

Si punta così ad incentivare la tracciabilità dei pagamenti attraverso nuove agevolazioni a favore delle imprese: da un lato, un credito d’imposta per chi si dota di Pos e di strumenti che consentono al cliente di pagare in modalità elettronica, dall’altro, l’incentivo rivolto a coloro che acquistano strumenti evoluti di incasso e pagamento.

La prima novità è legata alla modifica dell’articolo 22 del dl n. 124/2019 ossia viene portato dal 30% al 100% il credito d’imposta riconosciuto agli esercenti per le commissioni addebitate in caso di pagamento con bancomat, carte di credito, prepagate e altri strumenti di pagamento tracciabili.

Viene poi introdotto un nuovo bonus per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che consentono forme di pagamento elettronico e per il collegamento con i registratori di cassa.

L’incentivo si articola in due distinti crediti d’imposta:

  • bonus per l’acquisto di Pos il cui importo sarà parametrato in base ai ricavi e compensi del richiedente, con limite massimo di 160 euro per soggetto, che spetterà nelle seguenti misure:
    • 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200 mila euro;
    • 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200 mila euro e fino a 1 milione di euro;
    • 10% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.
  • credito d’imposta per chi si dota di strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, con importo massimo di spesa pari a 320 euro per soggetto, nelle seguenti misure:
    • 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200 mila euro;
    • 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200 mila euro e fino a 1 milione di euro;
    • 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Entrambi i crediti d’imposta si applicano nel rispetto di limiti e condizioni previsti per gli aiuti di Stato, non concorrono alla formazione del reddito del beneficiario e potranno essere utilizzati esclusivamente in compensazione dopo il sostenimento della spesa.

Pagamenti digitali: bonus Pos 2021 e nuovi crediti d’imposta

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