Con la circolare n. 14 del 10 novembre 2021 l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per fruire del credito d’imposta a favore delle imprese che svolgono attività teatrali e spettacoli dal vivo, anche attraverso l’utilizzo di sistemi digitali.

La misura, inserita dal Senato durante l’iter di conversione del decreto Sostegni (dl n.41-2021), riconosce un credito d’imposta pari al 90% delle spese sostenute nello scorso anno quale contributo straordinario a favore dei soggetti che hanno subito nel 2020 una riduzione del fatturato in misura pari almeno al 20% rispetto all’ammontare del fatturato dell’anno 2019.

L’agevolazione, utilizzabile esclusivamente in compensazione, è calcolata assumendo come base di commisurazione i costi ammissibili al netto dell’IVA, laddove dovuta e può essere richiesta entro il 15 novembre.

Oltre alle imprese residenti, il bonus può essere utilizzato anche dalle stabili organizzazioni di soggetti non residenti, che operano nello stesso settore. Tra le attività ammissibili rientrano il teatro, la musica, inclusa la lirica, la danza, le attività circensi e dello spettacolo viaggiante. Possono inoltre beneficiare del contributo sia gli enti commerciali, sia gli enti non commerciali, ma con riferimento, per questi ultimi, all’attività commerciale eventualmente esercitata.

La norma non pone alcuna condizione riguardante la data di inizio dell’attività, pertanto rientrano nell’ambito di applicazione del beneficio anche tutti i soggetti che hanno iniziato l’attività nel corso del 2019, a condizione che soddisfino il requisito della riduzione del fatturato.

Il tax credit non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, comprese addizionali regionali e comunali, né alla formazione del valore della produzione netta Irap, non incide sul calcolo della quota di interessi passivi deducibile dal reddito di impresa, non rileva per la determinazione della quota di spese e altri componenti negativi diversi dagli interessi passivi, deducibili dal reddito di impresa.

Il credito di imposta può essere fruito annualmente per importi anche superiori al limite di 250mila euro e nel caso in cui non sia fruita, in tutto o in parte, l’ammontare residuo può essere utilizzato nel corso dei periodi d’imposta successivi a quello in cui è stata sostenuta la spesa ammissibile.

Per quanto riguarda la copertura finanziaria dell’agevolazione fiscale, la legge fissa il limite complessivo di spesa nella misura di 10 milioni di euro nel 2021.

Tax credit teatro e spettacolo. Ecco come richiederlo
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