Nel 2022 le imprese pagheranno 36 miliardi in più solo di elettricità, un incremento che, sommato all’aumento del prezzo del gas, comporterà la chiusura di molti impianti produttivi del Paese.

Il rincaro bollette si farà sentire soprattutto al Nord: dei quasi 36 miliardi di aumento nazionale, il 61% (22 miliardi) interesserà le imprese settentrionali, in particolare quelle che si trovano in Lombardia (dove l’incremento del costo per l’energia elettrica sarà pari a 8,5 miliardi di euro rispetto al 2019), Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte.

I settori più colpiti, secondo Eurostat, saranno quelli che hanno maggior bisogno di energia per produrre ovvero metallurgia, commercio, servizi, alimentari, logistica e chimica.

L’ufficio statistico dell’Unione europea sottolinea inoltre che la maggiorazione dei costi peserà più sulle spalle delle piccole e medie imprese che delle grandi aziende in quanto queste pagano l’energia elettrica il 75,6% e il gas addirittura il 133,5% in più rispetto alle grandi.

Il Governo, con il decreto bollette, ha cancellato gli oneri di sistema e, insieme al Sostegni ter, sta provando a mettere una toppa ad una situazione difficilmente sostenibile.

Finora sono già stati stanziati 8,5 miliardi di euro per mitigare i rialzi: 1,2 miliardi a luglio, 3,5 miliardi a ottobre e 3,8 nella legge di bilancio, che ha previsto la possibilità di rateizzare le bollette senza interessi. Somme cui va aggiunto 1 miliardo per le famiglie in difficoltà.  

Con il nuovo decreto, vengono cancellati per il primo trimestre gli oneri di sistema e alle imprese energivore che hanno subìto un incremento del costo per KWh superiore al 30% rispetto allo stesso periodo 2019, viene riconosciuto un credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’energia.

Inoltre, dal 1° febbraio al 31 dicembre gli impianti fotovoltaici incentivati con vecchi sistemi che registrano un extra profitto devono riversarne una parte al Gse tramite compensazione. 

A questi interventi tampone, si aggiungeranno misure strutturali che dovrebbero sostituire gli stanziamenti spot a ogni aumento trimestrale dei prezzi dell’energia ma che avranno bisogno di più tempo per essere varate.

Il progetto dell’esecutivo consiste nell’idea di prendere risorse da diversi strumenti, per un totale di 10 miliardi:

  • 3 miliardi dalla cartolarizzazione degli oneri di sistema sulle bollette;
  • 1,5 miliardi dalle aste Ets;
  • 1,5 miliardi dalla riduzione degli incentivi sul fotovoltaico;
  • da 1 a 2 miliardi dal taglio agli incentivi sull’idroelettrico;
  • 1,5 dalla negoziazione a lungo termine delle rinnovabili.

Allo studio anche un aumento della produzione, che include una maggiore spinta sulle rinnovabili e un contributo di solidarietà da parte delle imprese che hanno tratto maggiori profitti dai rincari energetici, che potrebbe anche prendere la forma di un abbassamento strutturale del prezzo di vendita dell’energia ricavata da fonti rinnovabili.

Il Governo sta inoltre valutando altri eventuali tagli dell’Iva sulle bollette e la possibilità di utilizzare l’extra-gettito delle accise dovuto all’aumento dei prezzi dei carburanti, pari a 1,4 miliardi nel 2021.

 

Le altre misure previste dal decreto

Previsti circa 1,6 miliardi per i nuovi sostegni alle attività in crisi a causa del prolungarsi dell’emergenza Covid e delle nuove restrizioni e riguarderanno in particolare turismo, cultura, sport, tessile e moda, catering, eventi e wedding.

Nello specifico è stato aumentato di 100 milioni Il Fondo unico nazionale del turismo, in aggiunta ai 120 milioni stanziati con la legge di bilancio, con una quota (40 milioni) dedicata alla decontribuzione per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali.

Arrivano altri 400 milioni per le spese Covid delle Regioni per far fronte alla quarta ondata e per la campagna di vaccinazione.

In programma contributi anche per il settore dei trasporti, ancora penalizzato dall’emergenza Covid.

  • 80 milioni per il trasporto pubblico locale;
  • 15 milioni per gli autobus privati;
  • 10 milioni l’anno dal 2022 al 2034 per il settore ferroviario.

Previsti 45,22 milioni per fornire gratuitamente mascherine Ffp2 agli alunni, gli insegnanti e il personale scolastico in autosorveglianza.

Per gli indennizzi per gli eventuali danni legati ai vaccini anti-Covid, viene stanziato un fondo di 50 milioni nel 2022 e 100 nel 2023

Tra le misure compare anche la proroga fino al 31 marzo dei bonus terme non ancora utilizzati e aumentato a 30 milioni il fondo per discoteche e sale da ballo.

Ricorso alla cig scontato per hotel e agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering, parchi divertimento, stabilimenti termali, discoteche, sale da ballo e sale giochi, ma anche per i musei e radio taxi. Inoltre, i datori di lavoro che, dal primo gennaio al 31 marzo 2022, sospendono o riducono l’attività ricorrendo agli ammortizzatori sociali, sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale.

Arriva una nuova stretta contro le frodi sui bonus edilizi, compreso il Superbonus: il decreto Sostegni ter prevede infatti che il credito di imposta sia cedibile una sola volta. Per i crediti già oggetto di cessione al 7 febbraio si potrà procedere con una sola ulteriore cessione. I contratti che violeranno le nuove norme sulle cessioni del credito saranno considerati nulli.

E’ stata approvata infine, la riforma del registro pubblico delle opposizioni al telemarketing selvaggio, che semplifica le procedure che permettono ai cittadini di revocare i consensi alle chiamate promozionali o all’invio di materiale pubblicitario indesiderato, estendendone l’applicazione anche ai cellulari.

Sostegni ter: caro energia e altre misure
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