Al via la seconda edizione del bando “Bonus Lazio Km 0” promosso dalla Regione Lazio, uno stanziamento di 10 milioni di euro a fondo perduto, per sostenere la filiera agroalimentare locale.

Rispetto l’edizione precedente, cresce l’elenco dei prodotti inseriti nel bando, che oggi comprende anche acqua minerale, birre artigianali e il latte fresco vaccino e cambia anche la piattaforma, molto più agile e leggera. La seconda edizione, inoltre, si apre a tutto il comparto della produzione, somministrazione, commercio di generi alimentari e bevande, arrivando anche a coprire il mondo dell’ospitalità a tutto tondo, inclusi alberghi e agriturismi, gelaterie stanziali e ambulanti, ristorazione con e senza somministrazione, catering, vendita al dettaglio, grande e piccola distribuzione, discount: ampliando a 38 codici Ateco i potenziali beneficiari.

Il bando prevede un contributo a fondo perduto a titolo di rimborso pari al 50% della spesa effettuata per l’acquisto di prodotti laziali Dop, Igt e Pat, dimostrato mediante la presentazione delle relative fatture, in cui devono essere indicati i prodotti e la loro denominazione. Il contributo va da un minimo di 1000 euro a fronte di una spesa di almeno 2000 euro a un massimo di 10mila a fronte di una spesa di 20mila.

Possono partecipare al bando le imprese con sede nel Lazio, secondo quanto indicato dal Decreto Legge 41/2021 (Decreto Sostegni), che abbiano come attività primaria uno dei 38 codici Ateco elencati nel bando. Le domande devono essere presentate attraverso procedura online dal link www.regione.lazio.it/bonuslaziokm0 a partire dal 7 febbraio 2022, compilando il modulo con la documentazione richiesta. Si possono presentare fino a due domande per un massimo di quattro fatture sino al raggiungimento dell’importo massimo per ogni azienda.

Il è frutto di un lavoro intenso che ha visto protagoniste le associazioni di commercio artigianato e agricoltura, che hanno contribuito per migliorare una misura strategica e strutturale la cui permanenza è prevista per tutto il ciclo di programmazione 2021-27 grazie ai fondi europei.

Come fa sapere la Regione, l’iniziativa fa parte di una strategia per accompagnare il riposizionamento competitivo del sistema produttivo trovando un nuovo modello di sviluppo, che metta al centro la sostenibilità, il talento, la bellezza e le grandi potenzialità del territorio consapevole che la filiera possa essere anche uno straordinario strumento di marketing territoriale.

Il provvedimento inoltre mira ad accorciare la filiera ed invita alla conoscenza e al consumo del prodotto locale, sulla base della sua qualità, incentivando l’educazione alimentare, la conoscenza delle produzioni locali, le tipicità, la biodiversità in contrasto con l’omologazione produttiva e alimentare, la massificazione dettata da certa industria alimentare e della gdo.

Secondo Zingaretti, infatti, “il prodotto massificato sarà sempre più ad appannaggio dell’acquisto online, mentre il prodotto unico e artigianale sarà quello che tornerà prevalente nella vendita off line”.

Bonus Lazio Km 0. Fino a 10mila euro di rimborso spese per chi compra prodotti locali
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