Il Consiglio dei ministri del 25 settembre, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di energia, interventi per sostenere il potere di acquisto ed altre misure a sostegno delle famiglie.
Contro il caro energia, vengono prorogate fino al 31 dicembre le agevolazioni sulle bollette del gas che prevedono l’abbattimento degli oneri di sistema e IVA ridotta al 5%. L’agevolazione è stata introdotta nel 2022 per far fronte all’impennata dei prezzi dell’energia, inizialmente è stata applicata anche sulle bollette dell’elettricità, dal secondo trimestre di quest’anno è restata solo su quelle del gas.
Proroga anche del bonus sociale per le bollette dell’energia elettrica e del gas a favore dei nuclei familiari con ISEE fino a 15mila euro (o fino a 30mila euro con 4 figli) e con componenti del nucleo in condizioni di salute gravi. L’intervento mira a riduzione la spesa per l’energia elettrica al 30% e al 15% per il gas.
Inoltre, si integra il beneficio di riduzione delle bollette di energia elettrica e gas con un contributo straordinario alle spese di riscaldamento per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023. In particolare, il contributo straordinario sarà “crescente con il numero di componenti del nucleo familiare secondo le tipologie già previste” per il bonus sociale. Sarà l’Arera a definire la misura del contributo ripartendo nei 3 mesi l’onere complessivo in base ai consumi attesi. Per il bonus, che sostituisce quello per il riscaldamento previsto nel Dl di marzo scorso, è autorizzata una spesa massima pari a 300 milioni per il 2023.
Contro il caro carburanti, l’Esecutivo si concentra sulle famiglie in difficoltà (con ISEE fino a 15mila euro e almeno tre figli) con il nuovo bonus benzina da 80 euro che verrà caricato direttamente sulla carta Dedicata a te. A tal fine le risorse destinate alla social card sono incrementate di 100 milioni di euro.
Approvata anche la mini sanatoria (con ravvedimento operoso) su scontrini e corrispettivi elettronici. Si tratta di uno sconto sulle sanzioni per le Partite IVA che hanno commesso errori nella certificazione dei corrispettivi (per esempio, non emettendo lo scontrino o la ricevuta fiscale) e nella loro trasmissione elettronica.
Le nuove norme consentono di esercitare, entro il 15 dicembre 2023, il ravvedimento operoso per la violazione di alcuni obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi – avvenuta tra il 1 gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 – regolarizzando la posizione con il pagamento previsto dalla legge ed evitando di incorrere nelle sanzioni accessorie della sospensione della licenza o dell’attività. L’obiettivo è “il salvataggio di 50mila negozi” che, al contrario, sarebbero destinati alla chiusura.
Novità per le imprese energivore che stanno utilizzando le attuali agevolazioni sugli oneri di sistema, con un adeguamento alla normativa europea. Si prevede inoltre un nuovo regime agevolativo a partire dal 1° gennaio 2024 che consentirebbe il superamento del sistema a scaglioni per la quantificazione del beneficio, sostituito da un valore unico per tutte le imprese che versino in determinate condizioni.
Si incrementa di 12 milioni di euro il fondo destinato all’attribuzione di un buono da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale o di trasporto ferroviario nazionale, spettante alle persone fisiche che, nell’anno 2022, abbiano conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro. Si incrementa di 7,5 milioni di euro il fondo destinato alle borse di studio per l’accesso agli studi universitari, così da garantire anche gli studenti idonei non beneficiari nelle graduatorie degli enti regionali.
Infine, fra le altre misure approvate c’è la proroga al 31 dicembre 2023 delle agevolazioni sulla garanzia Consap per i mutui prima casa dei giovani under 36. È la misura, attualmente prevista solo fino al 30 settembre, che riconosce la garanzia all’80% ai mutui per l’acquisto della prima casa, con prezzo d’acquisto fino a 250mila euro, da parte di giovani fino a 36 anni di età con ISEE non superiore a 40mila euro.