La Legge di Bilancio 2022 ha stabilito che la soglia limite entro la quale i Fringe Benefit (benefici accessori alla normale retribuzione dei dipendenti) non sono tassati ritorni a 258,23 euro. Dopo il raddoppio a 516,46 euro che aveva promosso questo strumento nel 2020 e 2021.

Questa è l’unica novità sul welfare aziendale per il 2022. Infatti, anche per il 2022 permangono le caratteristiche che riguardano la deducibilità fiscale e la detassabilità dei beni e servizi offerti come welfare dalle aziende ai propri collaboratori (ad esempio, i buoni pasto deducibili 2022).

La detassazione totale vige per il Premio di Risultato ovvero la quota aggiuntiva alla retribuzione che viene riconosciuta ai dipendenti al raggiungimento di incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione.

Il lavoratore può scegliere se riceverlo in busta paga, optando per una tassazione agevolata del 10% purché il premio non ecceda i 3.000€ lordi annui e il reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente non superi gli 80.000€. Per l’azienda invece, il costo è legato a contributi previdenziali ed oneri di altro tipo, anche se è deducibile ai fini IRES.

Per usufruire di queste agevolazioni, vi deve essere un accordo territoriale o di 2⁰ livello con le parti sindacali che preveda espressamente la possibilità di usufruirne per la totalità dei lavoratori.

Il Premio di Risultato consente una tassazione agevolata se corrisposto in busta paga. Ma c’è anche la possibilità che non venga tassato affatto.

Infatti, in alternativa alla busta paga, il lavoratore, qualora espressamente indicato all’interno dell’accordo negoziale, ha la facoltà di scegliere che il premio venga, parzialmente o totalmente, convertito in prestazioni di welfare. Per coprire ad esempio spese mediche, assistenza a familiari anziani o non autosufficienti, tasse universitarie, libri di testo, mense, asilo nido, buoni pasto, ecc. In questo caso, l’importo non è soggetto ad alcuna tassazione o onere contributivo, né per il dipendente, né per l’azienda.

Permangono però i limiti di 3.000€ e 80.000€ che si possono superare solo qualora il dipendente opti per particolari forme di welfare quali l’assistenza sanitaria integrativa e la previdenza complementare.

Esiste infine un’altra forma di welfare che offre il vantaggio della detassazione totale, senza le limitazioni viste per le opzioni precedenti. Si tratta del Welfare Puro, detto anche Welfare Premiale (o On Top).

L’azienda, al raggiungimento di obiettivi prefissati, offre beni, opere o servizi di welfare a tutti o a specifiche categorie di lavoratori in aggiunta (ovvero On Top) alla normale retribuzione. Questo avviene senza la necessità di un accordo territoriale o sindacale di 2⁰ livello (come nei due casi precedenti), ma semplicemente con un Regolamento Aziendale interno.

Questo premio non è soggetto ad alcun limite di importo o di retribuzione annua e non concorre alla determinazione del reddito da lavoro ai fini ISEE.

Premi produttività 2022: cambia la soglia per i Fringe Benefit
Tag:                                     

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *