Il Senato sta vagliando il Disegno di Legge numero 2572 contenente importanti novità sulla normativa che regola la fiscalità delle criptovalute.

L’obiettivo del Legislatore è quello di superare l’attuale situazione di incertezza, dovuta alla mancanza di norme specifiche, che assimila le valute virtuali alle valute estere, con tutte le conseguenze fiscali del fatto.

In attesa del Regolamento Europeo MiCA (acronimo di Markets in Crypto Asset), che tratta in maniera specifica il complesso mondo delle diverse cripto-attività, il Disegno di Legge numero 2572 al comma 1 definisce la valuta virtuale e al comma 2 le inquadra fiscalmente, definendo una valuta virtuale come “una forma di unità matematica crittografica, statica o dinamica, suscettibile di rappresentare diritti, con circolazione autonoma”.

Dal punto di vista fiscale la novità di maggiore rilievo è costituita dalla definizione del momento impositivo, ovvero il momento in cui la criptovaluta “manifesta la sua ricchezza” è può essere utilizzata per pagare un bene un servizio o essere convertita in valute tradizionali.

L’imponibilità fiscale, come già previsto dall’attuale inquadramento, è subordinata al possesso, da parte del contribuente, di valute virtuali per un controvalore superiore a 51.645,69 euro per almeno sette giorni lavorativi continui nello stesso anno fiscale.

Il Disegno di Legge, inoltre, definisce gli obblighi relativi al monitoraggio fiscale e all’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero):

  • ai fini del monitoraggio fiscale sarà obbligatoria la compilazione del quadro RW in sede di dichiarazione annuale dei redditi, ma solo per le consistenze di valute virtuali superiori a 15.000 euro nel periodo di imposta;
  • ai fini dell’IVAFE le criptovalute non sconteranno l’imposta non essendo qualificati come prodotti finanziari.

In considerazione delle notevoli oscillazioni di valore che possono interessare le valute virtuali nello stesso periodo di imposta, è previsto che l’obbligo di monitoraggio va adempiuto considerando il costo o il valore di acquisto della criptovaluta.

Viene infine prevista una norma transitoria di rideterminazione dei valori di acquisto al 1° gennaio 2022, con annessa imposta sostitutiva per scaglioni, che richiede apposita perizia giurata.

Effetto premiale di tale rideterminazione, e quindi limitata ai soli contribuenti che l’effettuano, sarà l’esenzione dalle sanzioni per l’omissione degli obblighi relativi al monitoraggio fiscale avvenuta negli anni fiscali precedenti.

In arrivo una nuova normativa sulle Criptovalute
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