Secondo i risultati dell’indagine ManpowerGroup Employment Outlook Survey (MEOS), gli imprenditori italiani prevedono un mercato del lavoro ancora in crescita da aprile a giugno 2022, un trend che rimane positivo rispetto lo scorso anno con +15% sul secondo trimestre 2021.

Nello specifico il 37% dei datori si aspetta un aumento della propria forza lavoro, il 20% prevede una diminuzione mentre il 39% non prevede invece cambiamenti rispetto alla situazione attuale.

La ricerca MEOS evidenzia che a livello mondiale, i ruoli più ricercati sono nel settore digitale, dove IT, Tecnologia, Telecomunicazioni, Comunicazioni e Media hanno riportato le prospettive di crescita maggiori, con una richiesta del 40% in più di professionisti. A seguire si collocano Banche, Finanza, Assicurazioni e Immobiliare (+31%) e Manifattura (+31%), mentre le prospettive di assunzioni più basse sono nei comparti Horeca (20%) e Altre industrie (+21%).

L’aumento più significativo in Italia è invece previsto nel settore bancario, finanziario, assicurativo e immobiliare dove la prospettiva di crescita netta dell’occupazione è del +30%. Clima positivo anche per il settore IT, telecomunicazioni, comunicazione e media e per il Non profit, con una previsione rispettivamente del +22% e del +25%. Anche nel settore delle costruzioni ci si aspetta un ritmo di assunzioni positivo, con una previsione del +18%, e il settore manifatturiero del +17%. Decisi aumenti del personale sono attesi anche nel settore Altri servizi e nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, dove la previsione è del +16% per entrambi.

In generale nel nostro Paese, le aspettative di assunzione sono aumentate rispetto al secondo trimestre 2021: in particolare nel settore bancario, finanziario, assicurativo e immobiliare (+22%) e nel settore della ristorazione e degli alberghi (+35%).

Un aumento occupazionale è previsto in tutte le quattro macroregioni italiane durante il secondo trimestre. I datori di lavoro del Nord Ovest (+26%) e del Centro Italia (+20%) si aspettano un incremento delle assunzioni maggiore. Anche i dati del Nord Est restano positivi, segnando un +18%, sebbene siano inferiori di 11 punti percentuali rispetto ai primi mesi dell’anno. Pesante calo per le previsioni relative a Sud e isole: 6%, -18 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Ciononostante, tutte le macroregioni italiane si aspettano un clima occupazionale migliore rispetto al secondo trimestre 2021: Nord Ovest (+26%), Nord Est (+15%), Centro Italia (+18%) e Sud/Isole (+3%).

I datori di lavoro sono classificati in base alle quattro tipologie aziendali per numero di dipendenti. Le microimprese hanno meno di 10 dipendenti, le piccole imprese hanno tra i 10 e i 49 dipendenti, le medie imprese hanno tra i 50 e i 249 dipendenti e le grandi imprese superano i 250 dipendenti. L’aumento di assunzioni più consistente è previsto dai datori di lavoro delle grandi aziende, che riportano prospettive di crescita occupazionale netta del +26%.

Anche le piccole e medie imprese prevedono un andamento delle assunzioni positivo, con +16% e +17% rispettivamente. Così come le microimprese, che segnano prospettive in crescita poco sotto i 10 punti percentuali: 9%. Tutte le aziende a prescindere dalla dimensione si aspettano assunzioni in crescita di oltre 10 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2021: piccole imprese (+19%), grandi imprese (+17%), microimprese (+14%) e medie imprese (+11%).

Secondo gli esperti, per assicurare la continuità dei trend di crescita saranno determinanti l’uso corretto dei fondi del Pnrr unito a strategie adeguate che consentano la collaborazione tra enti pubblici e privati e insieme a importanti programmi di formazione.

Lavoro e nuove assunzioni: il trend del 2022
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